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Covid 19

Oggi record di casi Covid-19 in Italia: 44.595 contagi in 24 ore, mai così tanti da inizio pandemia

Oggi è stato raggiunto in Italia il record storico di casi Covid-19 in Italia: secondo il bollettino del Ministero della Salute, ne sono stati registrati nelle ultime 24 ore 44.595. Il precedente record era stato registrato il 13 novembre del 2020, quando i casi individuati furono 40.902.
A cura di Davide Falcioni
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L'Italia ha toccato oggi il record storico di contagi Covid: nel bollettino diramato nel pomeriggio dal Ministero della Salute sono infatti stati registrati 44.595 contagi e 168 morti a fronte di 901.450 tamponi eseguiti, per un tasso di positività che si attesta al 4,9%. Numeri che non si erano mai visti. Bisogna infatti tornare indietro di oltre 13 mesi per osservare un dato simile: il 13 novembre del 2020 i nuovi casi di coronavirus in Italia erano stati 40.902 mentre i decessi in 24 ore 550.

I tamponi eseguiti all'epoca furono poco meno di 255mila e la pressione sugli ospedali era già pericolosamente vicina al limite: nei reparti di area medica, infatti, si trovavano 30.914 pazienti, mentre quelli in terapia intensiva erano 3.230; numeri sensibilmente più alti di quelli odierni grazie soprattutto alla campagna vaccinale che – se non è stata in grado di bloccare i contagi – ha invece potuto abbassare di molto la pressione sugli ospedali limitando i ricoveri e anche i decessi.

In Italia variante Omicron nel 28% dei casi: presto sarà dominante

La nuova ondata di infezioni in Italia è sostenuta da due varianti, la Delta e la Omicron: quest'ultima, stando ai dati dell'Istituto Superiore di Sanità, è dietro il 28,2% dei contagi registrati in Italia e si appresta a diventare dominante nel volgere di poche settimane; il quadro epidemiologico, spiega l'ISS, presenta forti variazioni da regione a regione ed è delineato sulla base delle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l’indagine rapida del 20 dicembre. L'esame "si è basato su circa 2mila tamponi raccolti in 18 regioni e province autonome, in cui sono stati considerati come possibili positivi a Omicron quei campioni in cui risultava mancante uno dei tre geni che normalmente viene ricercato nei test diagnostici molecolari (cosiddetto S gene dropout) o altri test di screening per escludere la presenza della variante Delta, al momento ancora dominante". Solo il prossimo 29 dicembre, quando saranno disponibili i dati della flash survey, sarà possibile avere stime più accurate.

Iss: "Accelerare le terze dosi di vaccino"

Per ora confrontando i risultati della flash survey condotta con la raccolta dei campioni il 6 dicembre e quelli di questa stima preliminare il tempo di raddoppio di Omicron risulta di circa due giorni, in linea con quello già trovato in altri paesi europei. "Anche se i risultati sono ancora preliminari, la stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei", ha commentato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. "In base ai dati oggi disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva per chi ha già completato il primo ciclo, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, dall’uso delle mascherine alla limitazione dei contatti e degli assembramenti", ha aggiunto.

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