Oggi lutto cittadino ad Altavilla Milicia e camera ardente dei figli di Barreca: il dolore dei nonni
Oggi, lunedì 19 febbraio, è stata allestita presso il plesso comunale Zucchetto la camera ardente in ricordo delle tre vittime della strage di Altavilla Milicia, che resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20, quando le salme verranno accompagnate fino al cimitero. La tumulazione avverrà la settimana prossima.
Aperta la camera ardente, nessun funerale per le vittime della strage
Intorno alle 18 il parroco del paese, don Salvo Priola, presiederà un momento di preghiera e di commiato per Antonella Salamone, 42 anni, Kevin ed Emmanuel Barreca, 16 e 4, uccisi dal marito e padre Giovanni Barreca e dai due complici Sabrina Fina e Massimo Carandente, ora indagati e reclusi in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
Nella sala sono stati esposti due ritratti delle vittime più giovani, entrambi realizzati dai compagni di scuola. Kevin, 16 anni, frequentava il Liceo artistico a Bagheria, insieme alla sorella di 17 anni, sopravvissuta alla strage ma indagata per aver partecipato alle sevizie sui familiari, come ha raccontato lei stessa agli inquirenti. Il bimbo invece frequentava ancora la scuola dell'infanzia.
In camera ardente sono entrati i nonni, che hanno appeso al muro delle foto dei nipoti. Ai giornalisti presenti hanno chiesto di non riprenderli e di rispettare il loro dolore.
Inoltre, le bare all'interno sono soltanto due, solo quelle dei ragazzi, perché sui pochi resti carbonizzati della madre Antonella Salamone gli esami, resi difficili dall'esiguità dei reperti, stanno proseguendo. All'ingresso del paese si sono radunati i bambini della scuola frequentata da Emmanuel per far volare dei palloncini al passaggio delle bare. Da quanto si apprende, non saranno celebrati i funerali delle vittime, questo sarà l'unico momento in ricordo. Al momento sono arrivate circa una cinquantina di persone che hanno portato dei fiori, molte sono soprattutto mamme del paese e mamme dei compagni di classe dei due minori.
L'arcivescovo di Palermo: "Interrogarsi su responsabilità di tutti"
"Oggi è il momento del silenzio. Si è già detto troppo. È bene che ci domandiamo sulle responsabilità che abbiamo tutti nella impostazione di questa società", ha detto l'arcivescovo di Palermo, il monsignor Corrado Lorefice, anche lui presente nela camera ardente.
L'arcivescovo si è soffermato a parlare brevemente con la nonna dei ragazzi, e madre di Antonella Salamone. E dopo ha pregato con i presenti davanti alle bare.
"Quello che è successo è frutto della fragilità mentale, forse conseguenza di un'impostazione che noi occidentali ci siamo dati. Diffidiamo da coloro che si proclamano guaritori o santoni" ha aggiunto poi ai microfoni di Fanpage.it. "Dobbiamo scoprire il vero volto di Dio, che è quello che vuole solo felicità, attenzione, cura, convivialità. Il Dio della violenza non è quello che corrisponde assolutamente a quello di noi cristiani" ha concluso.
Il comandante dei carabinieri: "Scene forti e toccanti in quella casa"
"Io ero in quella casa, abbiamo assistiamo a scene forti, toccanti, difficili… Forse è meglio non parlarne", dice Ettore Cannabona, comandante dei Carabinieri di Altavilla Milicia.
Poi ricorda il momento della telefonata di Barreca al 118: "Ci ha lasciato tutti un po' increduli, poi quando siamo arrivati nella villetta abbiamo capito che era tutto vero… È una tragedia che ho toccato tutti noi, oltre che alle persone vicine", ammette. "Le indagini vanno avanti, ci sono molti aspetti ancora da chiarire, abbiamo necessità di appurare altri aspetti" conclude poi Cannabona.
La dirigente tecnico del comune: "Antonella una persona sorridente e solare"
"La signora Antonella era una persona molto sorridente e gentile, è la cosa che ci ricordiamo più di tutte". Così a Fanpage.it Daniela Bonsignore, dirigente tecnico del comune presso il quale la signora Salamone svolgeva alcuni lavoretti di pulizia.
"Noi non abbiamo mai avvertito che potesse esserci qualcosa di negativo, qualche problematica con la famiglia. Davvero non potevamo mai immaginare ci fosse dietro tutto quello che poi è accaduto" ammette. "Anche perché lei non ha mai parlato della sfera privata e neanche di quella religiosa" dice ancora.
Lutto cittadino ad Altavilla Milicia
Dall'autopsia eseguita sui corpi delle tre vittime sono state confermate le torture sulle tre vittime: il medico legale ha riscontrato la presenza di traumi ripetuti e anche tracce compatibili, in particolare, con delle bruciature sui corpi del bimbo e dell'adolescente. La madre è stata data alle fiamme dopo i riti a cui è stata sottoposta dal marito, dall'altra figlia e dalla coppia di palermitani. Ora sono tutti in carcere.
"Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell'intera Comunità altavillese ho proclamato, d'intesa con gli altri Amministratori comunali, il lutto cittadino per domani, lunedì 19 febbraio, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone", ha scritto il sindaco Pino Virga, in un comunicato condiviso sui social.
Le vittime saranno seppellite nel cimitero di Altavilla. Il primo cittadino ha già fatto sapere che si costituirà parte civile nel processo sul triplice omicidio.
Ha collaborato Roberto Marrone