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Gli ultimi messaggi del 15enne suicida dopo atti di bullismo: “Spiegato al prof ma non mi ascolta”

I funerali dell’adolescente nel pomeriggio di giovedì, alle 15, presso la chiesa parrocchiale della frazione di Montegnano a Senigallia. Intanto le indagini si concentrano su quanto accadeva a scuola, il 15enne negli ultimi messaggi diceva: “L’ho spiegato al prof ma lui non mi ascolta”.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Dopo il dolore, le accuse e le denunce, oggi è il giorno del lutto a Senigallia per l’ultimo saluto al 15enne morto suicida dopo essere stato vittima di atti di bullismo a scuola. I funerali dell’adolescente nel pomeriggio di giovedì, alle 15, presso la chiesa parrocchiale della frazione di Montegnano. Dopo l’autopsia, che ha confermato la morte per un singolo colpo di arma da fuoco autoinflitto con l’arma del padre, la salma del giovane infatti è stata riconsegnata ai familiari.

Lutto cittadino a Senigallia per i funerali del 15enne

In occasioni dei funerali dell’adolescente, l’amministrazione comunale ha ordinato per oggi il lutto nella cittadina marchigiana in segno di solidarietà e vicinanza alla famiglia del ragazzo. Oggi, giovedì 17 ottobre, l’intera comunità si stringerà attorno alla famiglia per rendere omaggio al giovane con bandiere degli edifici pubblici, incluse le scuole, abbassate a mezz'asta per l'intera giornata e un minuto di silenzio osservato in consiglio comunale. Un minuto di silenzio è stato osservato anche ieri nelle scuole della zona tra cui l’istituto che frequentava il ragazzo.

Gli atti di bullismo a scuola

Proprio quanto accadeva in quelle aule è ora al vaglio degli inquirenti per capire se vi siano gli elementi per una denuncia di istigazione al suicido. L’inchiesta parte della denuncia dei genitori, secondo i quali il 15enne è stato vittima di atti di bullismo da parte di compagni di scuola e coetanei. Nel mirino in particolare tre giovanissimi che, secondo diversi testimoni, avevano preso di mira il giovane con insulti continui e anche volenze fisiche.

Atteggiamenti che hanno sopraffatto emotivamente il 15enne e che, per i genitori, lo avrebbero spinto al suicidio. Una sofferenza che il ragazzo aveva raccontato alla madre. “Mi hanno preso di mira, non mi danno pace, non voglio più andare in quella scuola", si era sfogato il giovane in alcuni messaggi consegnati agli inquirenti, rivelando di aver informato anche alcuni docenti che però non avrebbero preso alcuna misura.

L'ultimo messaggio del giovane: "L'ho spiegato al prof ma lui non mi ascolta”

“Non ce la faccio più, l’ho spiegato al prof ma lui non mi ascolta” avrebbe scritto il 15enne in uno degli ultimi messaggi, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. I dirigenti scolastici però hanno dichiarato di non aver ricevuto segnalazioni in merito e nessuno comunque aveva fatto scattare l'allarme nell'Istituto. Tra le ipotesi anche quella di un brutto voto che avrebbe compromesso lo stato psicologico già turbato del giovane. Una versione sostenuta da alcuni dei compagni ma che l’avvocato della famiglia rigetta ricordando che il voto cattivo al compito è arrivato dopo la notizia del suicidio e che lui dunque non poteva saperlo.

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