Oggi è il mercoledì delle ceneri: il Papa non cambia il programma delle celebrazioni
“Uomo, ricordati che sei cenere e che cenere ritornerai”. Con queste parole, nel corso della celebrazione che avvia la Quaresima, il sacerdote segna la fronte dei fedeli, facendo cadere un po’ di cenere ottenuta bruciando delle palme benedette. Da qui anche il modo di dire “cospargersi il capo di cenere” per indicare il proprio pentimento.
Il “mercoledì delle ceneri” chiude ufficialmente il periodo festivo del Carnevale ed inizia quello della riflessione che porterà alla morte e poi alla resurrezione di Gesù Cristo, nel giorno di Pasqua che per i cattolici, nel 2020, cadrà il prossimo 12 aprile. Il ricordo della morte nella liturgia è, però, stato attenuato dal Concilio Vaticano II, che prevede anche l’utilizzo di una formula più soft: “convertitevi e credete al Vangelo”, riprendendo una frase del Vangelo di Marco.
Le ceneri sono un simbolo, che richiama la fragilità dell’uomo davanti all’onnipotenza di Dio. Già Abramo, nel libro della Genesi, si rivolgeva al Signore con umiltà, ammettendo di essere “solo polvere e cenere”, mentre Giobbe, nell’omonimo libro, per umiliarsi affermava di “confondersi con la polvere e la cenere”. La cenere, nella Bibbia, è anche un segno di pentimento: nel libro di Giona il re della città di Ninive, avendo avuto notizia della conversione del suo popolo si siede sulla cenere, mentre nel libro di Giuditta gli abitanti, invocando Dio perché li salvi, si cospargono il capo di cenere.
Per il mercoledì delle ceneri la Chiesa cattolica prevede norme chiare riguardanti il digiuno e l'astinenza dalle carni, che in questo giorno, al pari del venerdì santo, sono obbligatori. L'obbligo del digiuno riguarda tutti i cattolici tra i 18 ed i 60 anni che non abbiano particolari malattie. La regola del digiuno obbliga a fare un solo pasto durante la giornata e consente l'ingestione di acqua e medicine. Negli ultimi anni la Conferenza Episcopale Italiana, con una propria nota pastorale, hanno aggiunto nuove forme di astinenza, oltre a quella dal cibo: dal fumo e dalle bevande alcoliche, dalla ricerca di forme smodate di divertimento, dai comportamenti consumistici e dalla televisione.
Per la prima volta nella storia, in molte città italiane non si celebrerà il rito delle ceneri in quanto le chiese sono chiuse per l’emergenza Coronavirus. Non è cambiato, invece, il programma nel Vaticano, visto che papa Francesco effettuerà i riti secondo la tradizione. Stasera il pontefice guiderà una processione dalla chiesa di Sant’Anselmo fino a quella di Santa Sabina. Subito dopo presiederà la messa con il rito di benedizione e imposizione delle Ceneri ai fedeli. In questo caso, dunque, i sacerdoti e gli altri ministri che impartiranno le ceneri avranno un contatto fisico con i fedeli. Niente “mercoledì delle ceneri”, invece, nell’arcidiocesi di Milano, la più grande d’Europa: il rito ambrosiano, diverso da quello romano, infatti non prevede l’imposizione delle ceneri e sposta l’inizio della quaresima alla domenica successiva.