Offerti 500 euro al farmacista per avere il Green Pass, indagano i Nas di Padova
Giungono all'Ordine dei farmacisti di Padova tre segnalazioni da tre farmacie padovane: "Green pass in cambio di soldi senza che avvenga l'inoculazione del vaccino, i Carabinieri stanno indagando", spiega il presidente dell'Ordine Dr. Giovanni Cirilli. Che aggiunge: "Ho diramato subito un'allerta a tutti i miei iscritti specificando che nel caso accada nuovamente ci sia l'immediata segnalazione ai Carabinieri".
La categoria dei farmacisti, dal 15 ottobre scorso, si trova in trincea. "La nostra capacità di processare tamponi non riesce a sostenere la carica dei circa 3 milioni di lavoratori italiani non vaccinati che ogni settimana hanno bisogno di tre tamponi per andare a lavorare", spiega ancora il presidente dell'Ordine Giovanni Cirilli, "questi numeri ci portano a pensare che fenomeni come quelli che abbiamo esperito a Padova, possano ripresentarsi".
Un fenomeno nuovo di corruzione per ottenere il certificato verde su cui sta lavorando il Comando NAS dei Carabinieri di Padova che da una prima analisi esclude la matrice criminale organizzata.
Ci spiega il Capitano Christian Spagnuolo dei NAS di Padova: "L'indagine è in corso, stiamo cercando di capire l'entità del fenomeno per dare una risposta adeguata e per evitare che non si ripeti più. L'esposto c'è, stiamo indagando e contestualizzando. Ci sono chiare evidenze che escludono la rete criminale organizzata". Episodio sporadico dunque, che per nulla lascia adire ad una rete radicata sul territorio per favorire il traffico di falsi certificati verdi.
Era tutto stato previsto: il caos delle code, la corsa alle prenotazioni dei tamponi, ma la tentata corruzione da parte di alcuni irriducibili della galassia No vax/No pass, ancora no. "È un momento molto delicato per le farmacie italiane, tamponi triplicati, orari di apertura e di chiusura flessibili oltremodo", chiude il presidente dell'Ordine Cirilli, "stiamo dando il massimo per garantire questo servizio. Quanto accaduto è illegale ed invito tutti i farmacisti padovani e d'Italia a denunciare immediatamente se si trovano di fronte a richieste del genere".