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Nuovo terremoto in Centro Italia: scossa di magnitudo 4.4 tra Macerata e Perugia

L’epicentro, alle 5.10, nei pressi di Monte Cavallo, in provincia di Macerata. Altre diverse scosse di magnitudo superiore ai 3 gradi, sono state avvertite subito prima e subito dopo. Non ci sarebbero segnalazioni di danni.
A cura di Biagio Chiariello
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La terra non smette di tremare in Centro Italia. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata alle 5.10 della notte fra giovedì e venerdì tra Marche e Umbria,  nella zona a ridosso del confine tra le province di Macerata e Perugia. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 6 km di profondità ed epicentro a 2 km da Monte Cavallo, in provincia di Macerata, e 13 da Preci, in provincia di Perugia. La profondità della scossa più rilevante è stata registrata a quattro chilometri dalla crosta terreste. La scossa delle 5.10 è stata preceduta e seguita da altri terremoti tutti superiori a 3 gradi della scala Richter, il più significativo alle 3.47 nell'area di Macerata, con epicentro a Pieve Torina, ha toccato i 4.0 di Magnitudo ad una profondità di 6 km. Per adesso sembrano non esserci segnalazioni relativa a nuovi crolli, dopo quelli già provocati dalla scia sismica iniziata con i devastanti sisma del 24 agosto e del 30 ottobre dello scorso anno, che hanno distrutto quasi completamenti località come Amatrice ed Accumuli e fatti gravi danni anche a Norcia e Cascia.

Proprio ieri, 2 febbraio, il Governo ha approvato un piano che prevede esenzioni fiscali e sostengo economico a imprese e fasce più deboli per le popolazioni colpite dai terremoti dello scorso anno.  Il governo, il ministro dell'Economia Padoan, "intende stanziare una cifra superiore a un miliardo di euro, per affrontare le conseguenze dell'ultima scossa di terremoto e in generale dell'attività sismica di questi tragici mesi, per sostenere le popolazioni vittime del sisma e per far fronte all'emergenza". Tra le misure immediate – proposte dal ministro Martina – ci sono circa 35 milioni di euro di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento da erogare entro febbraio, l'estensione del fondo di solidarietà alle colture assicurabili e non solo a quelle assicurate e agevolazioni per l'accesso al credito per i giovani agricoltori, oltre ad ulteriori semplificazioni per accelerare l'acquisto delle stalle mobili da parte delle Regioni.

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