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In arrivo un nuovo sciopero dei treni il 23 e 24 novembre, l’annuncio di Fs e Italo: le motivazioni e gli orari

Un nuovo sciopero dei treni è stato proclamato dai sindacati autonomi a partire dalle 21 di sabato 23 novembre fino alle 23 di domenica 24 novembre. I treni potranno subire ritardi e cancellazioni. La decisione, comunicata da Fs, è confermata dal sindacato Usb. Coinvolti Italo e Trenitalia.
A cura di Ida Artiaco
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Sarà un weekend di passione il prossimo per coloro che si spostano con i treni. Per sabato 23 e domenica 24 novembre è stato proclamato nuovo sciopero dopo quello dell'8 novembre scorso dai sindacati autonomi a partire dalle 21 di sabato fino allo stesso orario del giorno successivo.

Ciò significa che i treni potranno subire ritardi e cancellazioni dalle dalle ore 21 di sabato 23 novembre alle ore 21 di domenica 24 novembre 2024.

La decisione, comunicata da Fs, è confermata dal sindacato Usb e coinvolgerà "tutto il personale delle società del gruppo e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale", come si legge in una nota della sigla sindacale, vale a dire il personale del gruppo Ferrovie dello Stato e di Trenitalia, incluse Trenitalia Tper e Trenord, cioè le società del trasporto pubblico locale dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Bisognerà ancora aspettare per sapere quali saranno le tratte interessate.

Lo sciopero riguarderà anche i treni Italo, che sul proprio sito ufficiale ha comunicato: "In vista della proclamazione di sciopero previsto dalle 21.00 del 23/11/2024 fino alle ore 21.00 del 24/11/2024 al fine di diminuire i disagi causati ai viaggiatori di Italo, si pubblica la lista dei treni garantiti".

Le sigle che hanno indetto lo sciopero chiedono il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da tempo, e rivendicano condizioni contrattuali migliori, oltre a una maggiore tutela per la salute e la sicurezza dei propri dipendenti.

La protesta arriva a pochi giorni dallo sciopero generale del 29 novembre contro la manovra economica, da cui tuttavia Cgil e Uil escludono solo il trasporto ferroviario e confermano lo stop per tutti gli altri settori, pubblici e privati, dopo l'invito della Commissione di garanzia sugli scioperi ad escludere dalla protesta i settori trasporti, sanità e giustizia.

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