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Nuovo sabotaggio alla linea dei treni in Emilia Romagna: si vaglia la pista anarchica

Sono stati incendiati i cavi elettrici nei pressi di Ganaceto. Sui fatti indaga la procura di Bologna, competente per i fatti di terrorismo, e la Digos.
A cura di B. C.
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immagine di repertorio
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Nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, a Modena, in località Ganaceto, alcuni cavi di una centralina a lato di un binario che collega l'Alta Velocità alla linea tradizionale sono stati incendiati. Fortunatamente l’incidente non hanno generato ripercussioni sulla circolazione dei treni. La procura di Bologna, competente per i fatti di terrorismo, ha aperto un'inchiesta contro ignoti per i reati di danneggiamento con incendio e pericolo di disastro ferroviario aggravati dalla finalità eversiva. La prima ipotesi al vaglio degli inquirenti è che si possa trattare di un tentativo di sabotaggio alle linee ferroviarie, con modalità riconducibili all’area anarco-insurrezionalista. "E' il solito atto da delinquenti comuni – ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini che guida il pool di magistrati anti-terrorismo – con intenti eversivi".

Le modalità ricordano infatti altri episodi avvenuti negli scorsi mesi: a fine luglio pozzetti erano stati dati alle fiamme nei pressi di Fidenza, nel Parmense, sull'Alta Velocità. A fine 2014 azioni simili si erano verificate nei pressi delle stazioni di Bologna e Firenze, quando il tratto dell’Alta Velocità all’altezza di Bologna era stato messo fuori uso. L’ultimo episodio simile risale alla scorsa notte, quando a Modena sono stati sfilati e incendiai con stracci imbevuti di liquido infiammabile i cavi che si trovavano vicino ad una linea utilizzata solo in casi di emergenza.

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