Nuovo report Aifa: pillola antivirale Merck a 1.492 pazienti, +73% di prescrizioni in una settimana
Nell'ultima settimana la pillola antivirale della Merck contro il Covid (Molnupiravir) è stata somministrata a 1.492 pazienti, con un aumento delle prescrizioni pari al 73%. È quanto emerge dal primo monitoraggio relativo agli antivirali orali per il trattamento della malattia attualmente disponibili in Italia realizzato da Aifa. Lagevrio, questo il nome con cui il farmaco si trova in commercio, è indicato per il trattamento della malattia negli adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di progressione verso forme severe.
È il Lazio la Regione che ne ha utilizzato il numero maggiore, per 219 paziente, seguito da Liguria (207) e Piemonte (203). Disponibile dal 4 gennaio dopo l'approvazione di Aifa arrivata a fine dicembre 2020, insieme al remdesivir, altro antivirale che viene però indicato per il trattamento della malattia da coronavirus negli adulti e negli adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni e peso pari ad almeno 40 kg con polmonite che richiede ossigenoterapia supplementare, è utilizzato "per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di una forma grave".
Nello specifico, quello della Merck è il primo antivirale orale per il trattamento della malattia causata dal virus Sars-Cov-2, che agisce interferendo con la capacità del virus di replicarsi ed è stato progettato per introdurre errori nel codice genetico del virus, impedendone la duplicazione e riducendo quindi il rischio di provocare malattie gravi. Secondo gli esperti, dovrebbe essere efficace su tutte le varianti.