Nuovo dpcm, dal 3 giugno via libera ai viaggi in Europa e nel Regno Unito
Se dopo tre mesi siete stanchi di viaggiare solo con la fantasia il nuovo dpcm contiene sicuramente una buona notizia. A partire dal 3 giugno, infatti, anche l'Italia allenterà le misure restrittive e sarà permesso sia attraversare i confini nazionali che accogliere visitatori stranieri, con l'intento di rilanciare un settore – quello turistico – che più di molti altri paga le conseguenze del lockdown e della pandemia. Il nostro paese, dunque, dal 3 giugno riaprirà le sue frontiere ai Paesi dell’area Schengen, compresi la Svizzera e Monaco. Sarà quindi possibile, per i visitatori stranieri, entrare nel nostro territorio senza doversi sottoporre ai 14 giorni di quarantena attualmente previsti. L’iniziativa, volta a ridare un minimo di slancio al turismo, consentirà dunque ai viaggiatori di tornare a scoprire le meraviglie italiane, ma permetterà anche agli italiani di recarsi all'estero senza restrizioni di sorta.
Cosa prevede il dpcm per i viaggi all'estero e il turismo
Come si legge nel dpcm, "a decorrere dal 3 giugno 2020, fatte salve le limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale ai sensi dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 33 del 2020, nonché le limitazioni disposte in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 33 del 2020, non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per i seguenti Stati: a) Stati membri dell’Unione Europea; b) Stati parte dell’accordo di Schengen; c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; d) Andorra, Principato di Monaco; e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano".
Continueranno tuttavia ad essere vietati i viaggi verso stati diversi da quelli sopra elencati: "Dal 3 al 15 giugno 2020 – spiega il dpcm – restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli di cui al comma 1, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli articoli 4 e 5 si applicano esclusivamente alle persone fisiche che fanno ingresso in Italia da Stati o territori esteri diversi da quelli di cui al comma 1 ovvero che abbiano ivi soggiornato nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia".