Nuovo boom di casi Covid, in quali Regioni i contagi stanno aumentando più velocemente

I casi Covid sono tornati a crescere sempre più rapidamente, come era stato ampiamente previsto. Ma non in tutte le Regioni i nuovi contagi vanno a un ritmo particolarmente elevato, nonostante il dato settimanale sull'incidenza nazionale – che arriva dal solito monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità – sia ancora una volta in crescita. Se si considera tutto il Paese, infatti, l'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti passa da 325 a 441 in una settimana, confermando un trend in netto aumento sui sette giorni. E aumenta anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica, più o meno ovunque.
Se andiamo a guardare, però, i dati delle singole Regioni, vediamo che ci sono delle differenze importanti. Le Provincie autonome di Trento e Bolzano, ad esempio, sono le più colpite dalla nuova ondata di casi Covid: nella prima l'incidenza è 825,2, nella seconda arriva a 863,8. Parliamo del doppio del dato nazionale, secondo quanto riportato dalle tabelle diffuse dall'Iss sugli indicatori decisionali (che si chiamano ancora così, nonostante i colori delle Regioni non esistano più).

Scorrendo la lista delle Regioni vediamo che anche Veneto (728,9), Friuli Venezia Giulia (710,0) e Umbria (680,6) hanno un'incidenza nettamente più alta rispetto alla media nazionale. Ce ne sono altre, però, che hanno un numero di contagi da Covid più contenuto: ad esempio la Sicilia che ha l'incidenza a 175,0 casi ogni 100mila abitanti, meno della metà del dato relativo all'Italia.
Allo stesso tempo, però, sta aumentando anche la pressione sugli ospedali. La situazione è ancora sotto controllo, ma in alcune Regioni i malati Covid nelle strutture sanitarie cominciano a rappresentare una percentuale importante. A livello nazionale in area medica il dato è passato dal 6,0% della scorsa settimana all'8,2% di questa. In terapia intensiva dall'1,4% all'1,8%.
Se guardiamo il dettaglio delle Regioni, però, anche qui ci sono grosse differenze: nella Provincia autonoma di Bolzano, ad esempio, il 24,6% dei posti letto in area medica sono occupati da malati Covid. Praticamente un paziente ricoverato su quattro ha il virus. A seguire c'è l'Umbria al 21,6%. Si tratta di dati importanti perché, al di là dell'aumento della mortalità se una persona viene ricoverata in ospedale, parliamo di posti letto che vengono occupati e che rischiano – in caso di particolare pressione – di mettere in difficoltà le strutture sanitarie e di avere delle ricadute su tutte le altre prestazioni fondamentali.