Nuovi guai per il marito di Roberta Ragusa: avrebbe falsificato le firme della moglie
Nuove accuse per Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel gennaio del 2012 dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme, alle porte di Pisa. L’uomo, già accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, ha ricevuto un avviso di garanzia per falso insieme al padre Valdemaro per alcune firme di Roberta Ragusa comparse su alcuni documenti della loro autoscuola tempo dopo la sua scomparsa. Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giancarlo Dominijanni, Antonio Logli e suo padre avrebbero quindi falsificato la firma della donna scomparsa e mai più ritrovata per consentire l’operatività dell’autoscuola di famiglia di cui la Ragusa era proprietaria insieme al marito. L’inchiesta, anticipata dal quotidiano Il Tirreno, è partita dopo un esposto anonimo. L'ipotesi di reato al momento è quella di falso materiale. Da quanto è emerso, la Finanza sta anche indagando su alcuni certificati medici che sarebbero stati consegnati ai clienti senza che fossero stati sottoposti a una regolare visita medica. Agenti della Polizia Stradale e Guardia di Finanza hanno effettuato già una perquisizione presso l’autoscuola dei Logli, che si trova nello stesso complesso immobiliariare di proprietà del marito della donna scomparsa e dove c’è anche la casa nella quale Roberta viveva con la sua famiglia.
Caso Roberta Ragusa: a novembre il marito davanti al giudice
Antonio Logli è sospettato anche della morte della moglie e madre dei suoi figli: il cinquantatreenne è stato prosciolto in un primo procedimento ma dovrà comparire nuovamente davanti al giudice il prossimo 18 novembre. È stata la Cassazione ad annullare il proscioglimento. Secondo la ricostruzione della Procura, Roberta Ragusa sarebbe stata uccisa in seguito a un litigio con il marito dopo averne scoperto la relazione extraconiugale con l'ex babysitter dei figli, Sara Calzolaio.