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Nuove regole in arrivo per cinema, teatri e stadi: capienza all’80% e no obbligo di distanziamento

Aumento della capienza massima all’80% e no obbligo di distanziamento: il governo Draghi starebbe lavorando ad una revisione delle regole anti Covid per cinema, teatri, sale da concerto e stadi dopo l’approvazione del decreto che estende l’uso del Green pass obbligatorio a tutti i lavoratori. Franceschini: “Stiamo andando in questa direzione”.
A cura di Ida Artiaco
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Nuove regole anti Covid in arrivo per cinema, teatri, sale da concerto e stadi. Dopo il decreto che prevede l'estensione dell'obbligo di Green pass a tutto il mondo del lavoro, il Governo Draghi sta aspettando il parare del Comitato tecnico scientifico, atteso per il prossimo 30 settembre, per "riesaminare le misure di distanziamento e valutare l’aumento della capienza per i luoghi che ospitano attività culturali e sportive" nell'ambito di un lento e graduale ritorno alla normalità ora che la platea degli immunizzati si sta allargando.

Cosa cambia per cinema, teatri e stadi

Ma cosa cambierebbe nel concreto per questi luoghi? Attualmente la massima capienza consentita è pari al 50% e in ogni caso il numero di spettatori in sala non può essere superiore a mille per i luoghi all’aperto e 500 al chiuso. Stesso discorso vale per gli stadi, dove i posti occupati possono essere non più della metà di quelli disponibili. Per tutti vale l'obbligo di mascherina e di Green pass per accedere. Da metà ottobre, quando la certificazione verde diventerà obbligatoria per tutti i lavoratori, queste regole potrebbero però cambiare. Ci potrebbe essere, secondo quanto riferisce Il Corriere della Sera, un aumento della capienza fino all'80% e di conseguenza il decadimento dell'obbligo di distanziamento di un metro tra persone non conviventi. In ogni caso, l'uso della mascherina resterebbe obbligatorio.

Le parole di Franceschini e Speranza

Verso questo cambiamento spingerebbe il ministro della Cultura Dario Franceschini. "Al teatro, stando con la mascherina, fermi, seduti, dove non si parla, non si mangia, e lo stesso vale per il cinema, credo ci siano le condizioni di sicurezza. Credo che stiamo andando in quella direzione", aveva detto ieri in visita a Salerno qualche giorno fa insieme al sindaco ricandidato Vincenzo Napoli. A frenare gli entusiasmi è stato però il ministro della Salute, Roberto Speranza, che sarebbe più cauto e disponibile alle nuove regole sulla base dell'andamento epidemiologico: "Gli scienziati analizzeranno la situazione e noi ci comporteremo di conseguenza".

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