Nuova strage di migranti nel Mediterraneo: morta donna incinta, tra i dispersi anche molti bambini
Un nuovo drammatico naufragio di un gommone a bordo del quale viaggiavano decine di migranti è avvenuto nel Mediterraneo Centrale. A intervenire la Geo Barents di Medici Senza Frontiere che lunedì ha ricevuto un Sos da Alarm Phone riuscendo a individuare l'imbarcazione circa tre ore dopo: una strage.
Sono 71 i superstiti, ma almeno 30 i dispersi tra cui ci sarebbero almeno 5 donne e 8 bambini. Mentre una donna, incinta, è morta a bordo della nave: i medici hanno provato a rianimarla per 40 minuti ma per lei non c'è stato nulla da fare. “Quattro donne a bordo hanno perso un figlio e una di loro ne ha persi due”, spiegano da Msf. Tra i bambini scomparsi ce ne sono tre che hanno solo un anno.
Il gommone con a bordo i migranti è partito domenica dalla città di libica di Zawiya domenica. Poi il naufragio avvenuto lunedì e il tempestivo intervento di Msf. “Abbiamo visto tante persone annegare, uomini, donne e bambini, e non dimenticheremo mai la giornata di ieri – racconta un 17enne del Camerun recuperato in mare dalla Geo Barents – abbiamo cercato di salvarle ma non siamo riusciti a salvarli tutti”.
Scene che rimarranno impresse anche nella memoria di un suo coetaneo proveniente dal Togo: “Sono un bravo nuotatore e sono andato ad aiutare le persone. Ho sentito la donna, che poi è morta, piangere in acqua ma non è riuscita a resistere sulla barca". Tra i migranti soccorsi uno su sei ha ustioni dovute allo sversamento di carburante.
“Tutto ciò di cui hanno bisogno – aggiungo da Msf – è un posto sicuro dove ricevere assistenza dopo tali esperienze traumatiche. Hanno urgente bisogno di sbarcare". Dall’inizio dell’anno nel Mediterraneo sono già morte oltre 700 persone.