Nuova spaccatura sulla Marmolada, aperto crepaccio di 200 metri nel ghiaccio: “Rischio nuovi crolli”
Le temperature ancora elevate continuano ad arrecare danni ai ghiacci della Marmolada, lì dove 2 settimane fa sono morti 11 escursionisti travolti dal collo di un ghiacciaio. Secondo i rilievi aerei svolti dai tecnici, sui ghiacci della Marmolada si sarebbe allargato un crepaccio già esistente. In questo momento la sua larghezza è di circa 200 metri con uno spessore tra i 25 e i 35 metri. Le sue dimensioni però potrebbero ancora aumentare.
L'area è interdetta agli escursionisti da domenica 3 luglio, dopo la tragedia che ha coinvolto due cordate di alpinisti causando il decesso di più di 10 persone e il ferimento di altre 7. Ad allertare le autorità, il gestore del rifugio della Marmolada che ha parlato di un forte boato udito sulla montagna.
I tecnici della Provincia hanno fatto alzare in volo gli elicotteri del Soccorso alpino per tutte le verifiche del caso. Gli esperti proseguiranno le attività di osservazione del ghiacciaio tramite laser e interferometro.
Il rischio è che possa verificarsi un altro ingente crollo a breve. Il crepaccio è perfettamente visibile dalle immagini riprese dall'alto e il video realizzato dagli uomini del Soccorso Alpino ha fatto in breve tempo il giro del web.
"Bisogna fare attenzione in alta quota. La nuova spaccatura è molto grande e l'area deve essere costantemente monitorata per garantirne la sicurezza" ha spiegato Walter Cainelli, presidente del Soccorso Alpino del Trentino, al quotidiano Dolomiti. Secondo Cainelli, la spaccatura era già presente da tempo, ma si sarebbe ulteriormente allargata nella giornata di domenica a causa delle temperature record registrate nel weekend. "Adesso il ghiacciaio è più spostato verso la verticale del rifugio. La situazione dei ghiacciai è molto complicata" ha spiegato.
I carabinieri hanno completato proprio nella giornata di sabato 16 luglio le operazioni di ricomposizione delle salme delle vittime del crollo della Marmolada avvenuto il 3 luglio scorso. I corpi sono stati restituiti ai familiari e potranno ricevere sepoltura. Dalla scorsa settimana è in atto la fase 2 delle indagini sulla Marmolada. Le ricerche dei reperti in quota proseguiranno attraverso l'impiego dei droni del Corpo permanente dei vigili del fuoco.