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Nuoro, pagavano italiani per sposare donne straniere e farle prostituire in Italia: 3 arresti

In manette tre persone, due donne e un uomo marocchini ma da tempo residenti in Sardegna. Secondo le indagini, i tre avevano messo in piedi un vero e proprio business di matrimoni finti per fare arrivare in Italia giovani donne da avviare poi nel mondo della prostituzione. Agli italiani venivano dati soldi o promessi favori sessuali.
A cura di Antonio Palma
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All'apparenza potevano sembrare matrimoni perfettamente regolari ma dietro quelle frequenti nozze tra cittadini italiani e donne stranire in realtà si nascondeva un vasto giro di sfruttamento della prostituzione che si preoccupava di far arrivare nella Penisola donne di origine nordafricana attraverso unioni matrimoniali puramente fittizie. È quanto hanno scoperto gli uomini della Polizia di Stato di Nuoro durante una lunga inchiesta che nelle scorse ore ha portato all'esecuzione di tre mandati di arresto nei confronti di altrettanti cittadini marocchini: due donne e un uomo da tempo residenti in Sardegna . Secondo le indagini della Squadra Mobile della città sarda i tre avevano messo in piedi un vero e propri business di matrimoni finti che operava principalmente  nel territorio di Siniscola, sul costa orientale della Sardegna.

Il meccanismo prevedeva il coinvolgimento di persone bisognose di soldi e disposte dietro compenso a contrarre matrimoni con donne che non avevano mai visto col solo scopo di far ottenere loro la cittadinanza italiana. Il tutto infatti era finalizzato a permettere alle donne, quasi tutte marocchine, di poter  giungere in Italia e muoversi liberamente su territorio nazionale dove però in realtà venivano fatte arrivare solo per essere sfruttate nel mondo della prostituzione. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Nuoro e durate all'incirca sei mesi, erano partite proprio a seguiti di una denuncia di una parente di una delle giovani donne fatte giungere in Italia.

Come accertato dall'inchiesta, approfittando del loro stato di prostrazione e solitudine, agli uomini italiani a volte venivano convinti a recarsi in Marocco, per contrarre matrimonio con giovanissime donne del posto, solo con la promessa di favori sessuali. Un meccanismo che secondo i pm andava avanti ormai da anni grazie anche a una ristretta cerchia di clienti disposti a pagare bene. Nel corso dell'attività è emersa anche l'intenzione di far giungere in Italia minori di anni 14 per soddisfare desideri sessuali di alcuni clienti

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