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Nuoro, i malati di cancro devono attendere 6 mesi per la radioterapia: “Andate fuori dalla Sardegna”

La denuncia di due assistenti sociali del Comune di Fonni: “La radioterapia per i pazienti oncologici sardi non è più un diritto e il sistema sanitario dell’Isola consiglia a chi è affetto da tumore di cercare le cure radioterapiche fuori dalla Sardegna”.
A cura di Davide Falcioni
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Un paziente malato di cancro che doveva sottoporsi a una seduta di radioterapia all'ospedale di Nuoro è stato invitato a recarsi fuori regione, perché in Sardegna non avrebbe ottenuto un appuntamento prima di sei mesi. A denunciare il caso sono state due assistenti sociali in servizio nel Comune di Fonni, Anna Gregu e Rosanna Veracchi, che hanno scritto all'assessore regionale della Sanità Carlo Doria per segnalare che "la radioterapia per i pazienti oncologici sardi non è più un diritto e il sistema sanitario dell'Isola consiglia a chi è affetto da tumore di cercare le cure radioterapiche fuori dalla Sardegna".

Alla lettera le due assistenti sociali hanno allegato la risposta fornita a un paziente dal servizio di Radioterapia oncologica dell'ospedale nuorese: "Si fa presente al paziente che causa liste d'attesa, purtroppo non è possibile rispettare una tempistica oncologica corretta. Attualmente la lista d'attesa per la patologia nel nostro centro è di circa 6 mesi, pertanto si invita il paziente a recarsi in altro centro fuori regione".

"Siamo abituati da tempo allo smantellamento della sanità sarda ma una cosa così non l'avevamo mai vista – scrivono nella missiva le due assistenti sociali – In questi giorni assistiamo sconcertate e impotenti nel servizio dove operiamo, alla disperazione dei numerosi malati oncologici che devono sottoporsi alle cure radioterapiche, di cui non possono usufruire in nessun presidio della Sardegna per vie delle lunghe liste d'attesa. In tutto questo il sistema sanitario sardo consiglia formalmente, per iscritto, agli utenti di recarsi in strutture della penisola per le cure di cui necessitano, insomma chi bussa alle porte della nostra sanità incontra uno scenario devastante. Chiediamo all'assessore Doria – concludono le due professioniste – che impedisca l'esodo dei malati oncologici sardi e delle loro famiglie con i relativi disagi, per cui molti sardi sono costretti a rinunciare alle cure".

La risposta della Asl di Nuoro

Alle due assistenti sociali ha replicato la Asl di Nuoro, spiegando che effettivamente per alcune patologie la lista di attesa del San Francesco è lunga, "ma si tratta di visite per patologie differibili". Ad esempio "il cancro alla prostata, considerato categoria "C", tra quelle "che possono essere rinviabili anche oltre i 6 mesi e fino ad un massimo di 12 mesi".

"Attualmente – prosegue l'azienda – il nostro centro è in grado di erogare, in tempi oncologicamente corretti, trattamenti radioterapici su mammella, retto, polmone, esofago, patologie del testa collo e trattamenti stereotassici a encefalo, linfonodi, scheletro e polmone. Ogni paziente che afferisce al nostro centro, in base alla patologia, viene sottoposto ad attenta valutazione del caso con rilascio di indicazione terapeutica e tempistica" .

E ancora: "La lista di attesa attuale è di circa 1-2 mesi per la terapia alla mammella, 30/45 giorni per testa collo (curativi e adiuvanti), tumori maligni primitivi dell'encefalo ed esofago/stomaco/pancreas. Circa un mese per il cancro alla cervice e circa 2 mesi per endometrio. Per metastasi ossee sintomatiche si attendono 1-2 giorni, come anche per sanguinamenti e compressioni midollari. Per la prostata, invece, in base allo stadio, al fatto che siano operati o meno, in blocco androgenico o meno, da 4 a 6 mesi".

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