Nuoro, allarme Coldiretti: “Invasione di cavallette, ettari distrutti ed entrano anche in casa”
È allarme per l‘invasione di cavallette nel Nuorese, in Sardegna. Milioni e milioni di questi insetti avrebbero preso d'assalto terreni coltivati, fattorie e case coloniche mettendo a repentaglio raccolti e infastidendo anche la vita quotidiana degli agricoltori locali. È l'allarme lanciata in queste ore dalla sezione Nuoro Ogliastra della Coldiretti. "Le cavallette ci mancavano, oltre a tutte le calamità naturali adesso diverse aziende si ritrovano a dover fare i conti anche con questo insetto. Sono milioni e milioni e stanno arrecando non pochi danni", ha spiegato il presidente locale dell'associazione dei coltivatori diretti Leonardo Salis. La zona interessata dal problema è quella tra le campagne dei comuni di tra Ottana, Bolotana e Orani, circa 2mila ettari sempre nel Nuorese, dove in alcune zone addirittura si può camminare su tappeti di cavallette. Le aziende interessate invece sono circa una quindicina.
“La loro presenza sta facendo terra bruciata di pascoli e foraggio ma infastidisce anche le persone invadendo cortili e case coloniche” spiegano dall’associazione degli agricoltori , aggiungendo: "Su tutti lasciando gli animali senza pascolo e in alcuni casi stanno compromettendo il raccolto del foraggio e danneggiando la corteccia delle piante. Ci siamo rivolti alle istituzioni a tutti i livelli, comune, provincia e regione, per affrontare il problema, anche se sappiamo che per la stagione in corso siamo in ritardo”. Questo periodo dell'anno in effetti è quello più favorevole alla diffusione delle cavallette ma ormai gli insetti nella maggioranza dei casi sono adulti e trattarli avrebbe poca efficacia. Per questo Coldiretti richiama l'attenzione sui danni per far capire che c'è bisogno di prevenzione in tempi utili.
"Stiamo chiedendo infatti interventi preventivi" hanno chiarito sempre da Coldiretti Nuoro Ogliastra, concludendo: " Si potrebbero arare i terreni, soprattutto quelli incolti che rappresentano il luogo ideale per proliferare e questo la dice lunga sull’importanza del presidio dei territori svolto dalle imprese agricole. Oggi quei terreni sono poco frequentati e soprattutto poco coltivati a causa della crisi e dall’assenza di una vera politica agricola"