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Nucleare, rimossi 20 chili di uranio e plutonio dai siti italiani

Operazione internazionale con Italia, Usa e Gran Bretagna per trasferire fuori dal nostro Paese 20 chilogrammi di materiale altamente radioattivo proveniente da tre strutture della Sogin. Sarà spedito negli Usa.
A cura di Redazione
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Venti chilogrammi di uranio altamente arricchito e di plutonio separato "in eccesso" sono stati portati fuori dall'Italia in una operazione congiunta col governo degli Stati Uniti. Il materiale radioattivo "rimarrà stoccato in strutture sicure negli Usa fino a quando sarà smaltito oppure ridotto a uranio a basso arricchimento ed usato per scopi civili". Lo comunica la Casa Bianca, che in una nota sottolinea come Washington e Roma "continueranno a lavorare insieme per eliminare altri stock di materiale nucleare speciale per essere sicuri che non cadano nelle mani dei terroristi". Nella dichiarazione diffusa in apertura del summit sulla sicurezza nucleare dell'Aja, si ricorda come Italia e Stati Uniti si fossero impegnati al summit di due anni fa a "lavorare insieme per la rimozione di questo materiale prima del vertice del 2014". E si spiega come la rimozione sia avvenuta attraverso "complesse operazioni" per lo stoccaggio ed il trasporto del materiale speciale, che ha compreso anche "il coordinamento di trasporti di uranio da tre diversi siti, lo sviluppo di nuove procedure di stoccaggio" e l'addestremento di "personale specializzato" in queste delicate operazioni. Il materiale che è stato rimosso in questa ultima operazione "si trovava in tre strutture della Sogin in Italia: l'impianto Eurex a Saluggia, gli impianti Ipu ed Opec di Casaccia e l'impianto Itrec di Trisaia.

L'uranio e il plutonio sono stati stoccati in modo sicuro e trasportato in container certificati dalle autorità competenti negli Stati Uniti ed in Italia". Alle operazioni hanno collaborato anche Gran Bretagna che ha gestito materialmente il trasporto e l'Agenzia atomica internazionale (Aiea). Si tratta del 13esimo trasporto di materiale dall'Italia agli Stati Uniti nell'ambito di questo programma. "L'Italia è un leader globale nella non proliferazione nucleare e lavora con gli Stati Uniti – si legge nella nota – sin dal 1997 per eliminare oltre 100 chilogrammi di uranio altamente arricchito e plutonio separato".

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