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Nubifragio, ingenti danni all’agricoltura a causa della grandine

Coldiretti lancia l’allarme: il brusco calo di temperature e le forti piogge mettono a rischio molte coltivazioni.
A cura di Redazione
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Alcuni agricoltori sono rimasti feriti dAlla violenta grandinata che si e abbattuta nel messinese ma dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Basilicata alla Puglia si contano i danni provocati dall’ondata di maltempo che portato neve, grandine e nubifragi nelle campagne che potrebbero arrivare a sfiorare i cento milioni di euro. È ciò che emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti provocati dalla perturbazione che sta attraversando l’Italia con la temperatura minima che è scesa bruscamente di 3,1 gradi rispetto al mese precedente, sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di ottobre durante la quale sono state registrate una temperatura minima di 11,7 gradi, una massima di 20,8 gradi è un vale clima della precipitazione di 82,1 millimetri, il 27 per cento in più della prima decade di settembre. Alcuni agricoltori – sottolinea la Coldiretti – sono rimasti feriti a causa della violenta grandinata che si e abbattuta nel messinese dove l'80 per cento della produzione di limone interdonato della fascia jonica messinese nella provincia di Palermo la viabilità interna, i muretti di contenimento sono stati danneggiati e terreni lavorati per la semina si sono trasformati in pantani.

In Lombardia – prosegue la Coldiretti – si fanno i conti della bufera di vento, pioggia e grandine che ha colpito la regione proprio nei giorni in cui inizia la raccolta, con il rischio di perdere il 30 per cento delle rese soprattutto per le varietà più pregiate come Carnaroli e Arborio mentre in Valtellina le temperature sono scese a zero ed è comparsa la prima neve, con ripercussioni sulla raccolta dell’uva e delle mele. Chicchi di grandine grossi come nocciole sono caduti – precisa la Coldiretti – anche a Biella e Vercelli in Piemonte nel mezzo della vendemmia dei grandi rossi nella zona di Gattinara e in ampie aree della fascia collinare e precollinare che attraversa il basso Biellese fino a Roasio. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti che per la Lombardia parla di campi di riso abbattuto.

Particolarmente pesante il bilancio in Puglia con smottamenti, muretti a secco distrutti dalla violenza delle acque, collegamenti interrotti, aziende e capannoni danneggiati, campagne ancora completamente allagate, tendoni di uva letteralmente strappati dalla violenza delle acque ma – spiega la Coldiretti – oltre al danno immediatamente accertabile e quantificabile, c’è da mettere in conto la ripercussione della crisi di deflusso dei canali di scolo della bonifica, con il relativo allagamento dei terreni e il rischio di fenomeni di marciume radicale. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest’anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense ed il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire.

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