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Novara, uomo litiga in una palazzina con il molestatore di sua figlia: accoltellato e ucciso

È accaduto a Oleggio: la vittima, 45 anni, aveva incontrato un 65enne che molestava sua figlia, ma durante una lite è stato accoltellato e ucciso.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo italiano di 45 anni è stato accoltellato a morte nel pomeriggio di oggi a Oleggio, in provincia di Novara. Stando a quanto accertato la vittima aveva raggiunto via Catoni, scena del delitto, per incontrare  l'uomo sospettato di averlo accoltellato, 65 anni, anche lui italiano, noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia tra cui anche reati legati alla droga.

I due si conoscevano e una della tesi degli inquirenti è che all’origine della discussione ci sia stata una lite alimentate dalle avances che l’aggressore avrebbe fatto alla figlia della vittima, una giovane donna. Il 65enne vive da solo al terzo piano si presume che qui abbia incontrato la sua vittima, colpendola con almeno una coltellata al torace. L’uomo, sanguinante, ha cercato di scappare scendendo per le scale dove sono ancora visibili le tracce di sangue. Le urla hanno attirato l’attenzione di molti vicini che hanno chiamato i carabinieri.

Soccorso dal 118, il 45enne è stato portato d'urgenza all'ospedale Maggiore di Novara in condizioni già disperate ma è morto poco dopo il suo arrivo. I carabinieri del nucleo operativo e del nucleo investigativo del comando provinciale di Novara stanno indagando per ricostruire l’accaduto. L’arma usata per colpire la vittima non è ancora stata trovata. Il sospettato di essere il killer è stato portato in caserma per essere interrogato.

Il secondo delitto nel novarese in pochi giorni

Quello di oggi pomeriggio è il secondo omicidio nel novarese nell'arco di cinque giorni. Domenica scorsa un trentenne di origine tunisina è stato ferito in strada  durante una lite nel quartiere  Sant'Agabio, in Via Riotta, nella periferia est di Novara, in una zona abitata da molti stranieri. L’uomo, portato in gravi condizioni all'ospedale di Novara dopo essere stato colpito al petto con un oggetto affilato, era stato sottoposto a intervento chirurgico ed è morto poco dopo. A chiamare le forze dell'ordine erano stati alcuni passanti, tra loro loro forse il presunto aggressore, successivamente fermato: si tratta un connazionale della vittima, di 43 anni, che aveva atteso l'arrivo dei soccorsi e anche degli agenti. Portato in questura per essere sentito e poi fermato, non avrebbe documenti, come la vittima. L'uomo è in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

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