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Novara, sul sentiero spunta il cadavere di un uomo: ucciso a coltellate e sfregiato in volto

Il macabro rinvenimento da parte di alcuni passanti nei boschi di Oleggio, in provincia di Novara. Il cadavere presentava evidenti segni di violenza e coltellate ma soprattutto un vistoso sfregio sul volto.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Macabro rinvenimento nelle scorse ore nei boschi di Oleggio, in provincia di Novara. Su un sentiero che porta ai boschi della cittadina piemontese è stato rinvenuto il cadavere di un uomo con evidenti segni di violenza ma soprattutto con un particolare che rende la vicenda ancora più terribile: un vistoso sfregio sul volto. La terribile scoperta nella mattinata di oggi, venerdì 26 luglio, quando alcuni passanti si sono accorti dell’uomo e hanno chiamato le forze dell’ordine.

Il corpo della vittima giaceva a terra sul ciglio di un sentiero, in una pozza di sangue e con evidenti ferite da taglio che hanno indirizzato subito gli inquirenti verso un caso di omicidio. Lo stesso killer, dopo aver colpito con numerose coltellate, avrebbe infierito sulla vittima sfregiandola in volto. Le forze di polizia, accorse sul posto insieme al personale del 118 e al medico legale, stanno ora cercando identificare la vittima che sarebbe un uomo straniero di mezza età.

Le indagini, affidate ai carabinieri dal sostituto procuratore Giovanni Castellani, sono nelle fasi preliminari ma si stanno indirizzando verso l’ambiente dello spaccio di droga. La zona dove è stato rinvenuto il cadavere infatti è all’ingresso di una zona boschiva dove in passato era attiva un’ampia organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti. La stessa aerea qualche mese fa era stata scenario di un'operazione antidroga dei carabinieri volta a smantellare lo spaccio.

Secondo una prima costruzione dei fatti, la vittima sarebbe stata uccisa a qualche centinaio di metri dal ciglio del sentiero dov'è stato trovato il cadavere. L’ipotesi dunque è che l’uomo possa essere stato vittima di una lotta fra bande per tornare a gestire la zona verso il fiume Ticino, vicina al confine lombardo. Lo stesso particolare dello sfregio in volto avvalora questa ipotesi. Del resto in zona circa un anno fa venne rinvenuto corpo di un uomo con tracce di tortura.

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