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Norman Atlantic, la burocrazia blocca il relitto: da 100 giorni nel porto di Bari

Le indagini sul traghetto, che prese fuoco lo scorso dicembre, sono ferme tra documenti ed autorizzazioni. Il relitto è ormeggiato nel porto di Bari tra le navi da crociera pronte a partire. E ci sono ancora 18 dispersi. Oltre a 11 morti.
A cura di B. C.
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Era il 28 dicembre del 2014 quando il Norman Atlantic prendeva fuoco. Nella tragedia del traghetto partito da Patrasso e diretto ad Ancona 11 persone sono decedute, mentre 18 sono ancora disperse. Da allora sono trascorsi 100 giorni, ma le indagini sono ferme. E fermo è anche il Norman Atlantic. Il relitto è chiuso, ormeggiato a Bari tra le navi crociera, che intanto hanno ripreso a navigare vista la stagione estiva ormai vicina. “Non si possono fare previsioni sui tempi delle indagini”. Le parole del procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, fanno pensare che il relitto resterà lì ancora a lungo. La magistratura barese attende, infatti, l’incidente probatorio che non è stato ancora definito. Solo successivamente sarà possibile agli esperti nominati dal giudice salire a bordo della nave per svuotare il relitto di tutti i mezzi e procedere agli accertamenti sulle cause dell’incendio. In tutto ciò ci sono di mezzo i parenti delle vittime che non possono ottenere la giustizia che meritano.

La burocrazia blocca il Norman Atlantic

La spiegazione dei ritardi? L’iter burocratico: "Qualunque attività – spiega Volpe – deve essere notificata a tutte le parti. Parliamo di centinaia di persone offese sparse tra Italia, Grecia, Turchia, Albania e Germania e le notifiche richiedono tempo”. Per questo, spiega il procuratore di Bari, non solo non si può aprire il portellone della nave, “ma non si possono fare previsioni neppure su quello che troveremo a bordo, considerando che non abbiamo mai escluso la possibilità di rinvenire i corpi di altre vittime”. Tra l’altro, presto ci sarà un incontro, convocato dall’Autorità portuale di Bari, con le agenzie marittime per rispondere alle proteste sui disagi legati all’arrivo delle navi crociera in un porto in cui è ormeggiato un relitto da ben 100 giorni.

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