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Nonno Felicino torna a scuola a 98 anni per la licenza media: “Era il mio sogno”

L’anziano di Arbus Salvatore Piredda, conosciuto da tutti come Felicino, ogni giorno, zaino in spalla, si fa accompagnare a scuola dalla figlia e frequenta le lezioni in classe: “Ho coronato il sogno della mia vita. La mia è la storia della rivincita su mio padre che mi disse: a scuola non ci fai nulla, resta qui a lavorare nei campi”.
A cura di Antonio Palma
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Un antico adagio dice che non è mai troppo tardi per imparare ma nonno Felicino, un arzillo vecchietto del Sud Sardegna, ha deciso di prenderlo alla lettera e si è ripresentato sui banchi di scuola alla veneranda età di 98 anni per raggiungere quello che era il sogno interrotto da bambino per causa di forza maggiore: la licenza media. È la storia di Salvatore Piredda da Arbus, conosciuto da tutti come "Nonno Felicino", che non ha voluto trovare la scorciatoia dell'esame da privatista ma ha preferito frequentare come tutti gli scolari la sua classe ogni giorno. Come ha raccontato L'unione Sarda,  così da settembre il 98enne, zaino in spalla e  berretto in testa si fa accompagnare dalla figlia al portone dell'Istituto comprensivo di Arbus e si accomoda in classe con i compagni di scuola tredicenni

"Prima di salire lassù, ho coronato il sogno della mia vita. La mia è la storia della rivincita su mio padre che 90 anni fa mi disse: a scuola non ci fai nulla, resta qui a lavorare" ha raccontato nonno Felicino al quotidiano locale, sottolineando però che "Non è un rimprovero, perché a quei tempi era la risposta ai sacrifici per un tozzo di pane". "Tornare sui banchi è stato bellissimo. In classe sto bene. I miei compagni sono fantastici. La vista non mi aiuta tanto, ma tutti si danno da fare per aiutarmi. Chi dice che i ragazzi di oggi sono egoisti, non li conosce: sono semplicemente figli di questa società" ha spiegato Piredda. A scuola ci ha preso gusto ed ora è intenzionato a non fermarsi: " Voglio recuperare il tempo perduto. Dopo la licenza media, c'è il liceo che mi aspetta. Poi si vedrà".

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