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Nonno condannato per violenza sessuale sui nipoti si suicida: “sono innocente”

Contro l’uomo sessantottenne si erano espressi i due nipoti adolescenti. Quando la Corte d’appello ha confermato la condanna, l’uomo si è tolto la vita impiccandosi.
A cura di Redazione
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Un sessantottenne si è tolto la vita a Genova dopo essere stato condannato per violenze sessuali sui nipoti. I due adolescenti – 12 e 14 anni – avevano testimoniato in più occasioni contro il nonno, portando il giudice della Corte di Appello a ritenere di avere sufficienti elementi per formulare una sentenza di colpevolezza e una condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione. Il nonno, però, si è impiccando, lasciando un biglietto con poche parole, le stesse ripetute durante il processo: "sono innocente". I fatti risalgono alla metà del 2014, quando uno dei due ragazzi, il più grande, parlando con un insegnante rivelava: "il nonno ci compra le figurine, le mette in tasca e poi ci chiede di prendergliele e cammina nudo davanti a noi". Una vicenda a cui se ne sarebbero aggiunte altre due più scabrose. A conferma di quanto dichiarato dal ragazzo, anche la testimonianza del fratello più piccolo. Seguono le indagini e il processo. La moglie dell'uomo non mostra mai di dubitare del marito. Il processo va avanti fino alla conferma della condanna da parte della Corte d'appello. Infine il suicidio e il biglietto che rivendica ancora una volta la propria innocenza.

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