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Non vuole pagare la corsa, taxista accompagna in questura il passeggero

Un taxista di Torino ha accompagnato direttamente in questura un cliente che si rifiutava di pagare i 20 euro della corsa. L’uomo è stato denunciato per insolvenza fraudolenta il cliente in concorso con le altre due persone rimaste ignote.
A cura di Redazione
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Da via delle Pervinche a via Pianezza, a Torino, ci sono poco meno di tre chilometri di strada. Era quella che tre clienti venerdì avevano chiesto di percorrere a un taxista, che dopo averle accompagnate ha ricevuto l'indicazione di attendere il ritorno di due delle tre persone nel frattempo scese dall’auto. Al loro ritorno, in due si fanno riportare in via delle Pervinche, mentre il terzo, dopo che i due avevano abbandonato il veicolo, aveva indicato come destinazione finale via delle Magnolie. Dopo aver accompagnato il cliente sul luogo richiesto, il tassista ha richiesto il pagamento della corsa, 20 euro. Il passeggero però si è rifiutato di pagare sostenendo di non avere contanti con sé e di essere convinto che i suoi compagni di viaggio avessero già saldato il conto.

Il conducente del taxi, infuriato ma composto, ha risposto al suo interlocutore che, nel caso in cui non fosse stato pagato, avrebbe chiesto alla polizia di intervenire. Di tutta risposta, il cliente ha detto può fare quello che gli pare, che può portarlo presso qualsiasi ufficio di Polizia, certo che non incorrerà in alcuna sanzione. Detto fatto, il tassista ha preso in parola il cliente e con il suo consenso si è diretto in via Grattoni presso gli uffici della Questura. Qui personale del Commissariato Centro intervenuto, raccolto il racconto delle parti,  ha denunciato in stato di libertà per insolvenza fraudolenta il cliente in concorso con le altre due persone rimaste ignote.

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