Lorenza Alagna, chi è la figlia di Messina Denaro che ha preso il cognome del boss di Cosa Nostra
Ha acquisito recentemente il cognome del padre, il boss Matteo Messina Denaro morto a 61 anni presso l'ospedale dell'Aquila dopo essere stato arrestato fuori da una clinica oncologica di Palermo il 16 gennaio scorso. Lorenza Alagna è nata il 17 dicembre del 1996, quando il padre era latitante già da 3 anni. Figlia di Francesca Alagna e Matteo Messina Denaro, oggi è tornata a vivere a Castelvetrano, paese natale del boss dal quale si era allontanata dopo aver compiuto la maggiore età.
Lorenza è nata dalla relazione che l'ex latitante aveva avuto nel 1995 con Francesca Alagna, conosciuta dal boss defunto proprio durante la latitanza. Un anno dopo, è nata la giovane che poi è cresciuta nella casa della mamma del boss di Castelvetrano. Per anni ha portato il cognome della madre, Francesca Alagna, asserendo di non voler sapere nulla del padre.
Dopo l'arresto e poco prima del decesso, però, ha scelto di acquisire il cognome paterno. Per anni le forze dell'ordine hanno tenuto d'occhio la 27enne nella speranza che il boss di Cosa Nostra cercasse di mettersi in contatto con lei, ma le ricerche non hanno mai dato l'esito sperato. Lorenza Alagna, invece, sembrava volersi tenere lontana dalle maglie di Cosa Nostra e da quelle della famiglia paterna.
La decisione di prendere quel cognome, secondo la famiglia di Giuseppe Cimarosa, parente del boss di Cosa Nostra, sarebbe il segno evidente della volontà di Lorenza di non dissociarsi dal padre."Sono anni che dico che non si è mai dissociata dal padre – ha raccontato Cimarosa ai microfoni di Fanpage.it – e mai lo farebbe. Ho sempre cercato di dire che non è come sembra e ho avuto ragione".
Perché Lorenza Alagna ha ripreso il cognome di Messina Denaro
Inizialmente, sembrava che Lorenza Alagna volesse completamente dissociarsi dalla figura paterna. Più di una volta ha chiesto ai media e ai giornalisti di "lasciarla in pace" e di "far finta che lei non esistesse". Il colpo di scena ha avuto un grosso impatto sull'opinione pubblica, soprattutto dopo la morte del boss di Cosa Nostra che non ha mai voluto collaborare con la giustizia e che è deceduto senza rivelare alcuna verità sulle stragi di mafia, sul traffico di stupefacenti e su omicidi particolarmente sanguinosi come quello di Giuseppe Di Matteo.
L'ipotesi è che acquisendo il cognome del padre, la 27enne che vive a Castelvetrano con il compagno e il figlio abbia deciso di "prendersi la responsabilità dell'eredità del genitore". Oltre al cosiddetto "testamento morale", di cui Lorenza potrebbe quindi essersi fatta carico, la questione del cognome è indissolubilmente legata anche a quella di un'ipotetica eredità patrimoniale sommersa che le forze dell'ordine stanno adesso cercando tramite indagini.
Il rapporto con il padre prima dell'arresto
Lorenza Alagna non avrebbe mai avuto contatti con il padre prima dell'arresto avvenuto dopo 30 anni di latitanza. Sua madre, sorella del commercialista di fiducia dell'ex patron della Valtur, Carmelo Patti, scelse di allontanare la figlia dalla famiglia paterna per distanziarla da Cosa Nostra.
Per anni, Lorenza e il padre non si sono mai conosciuti e secondo quanto finora noto, non hanno mai avuto contatti diretti. In un'agenda trovata dai carabinieri del Ros nel covo di Messina Denaro, l'ex latitante annotava le sue riflessioni sulla primogenita. Su alcuni pizzini annotava alcune date, forse come promemoria per non dimenticare alcuni appuntamenti.
In alcuni biglietti sulla figlia, Messina Denaro la definisce "degenerata nell'intimo" e si domanda, in relazione alle dichiarazioni pubbliche della nipote del boss Leonardo Bonafede dopo la sua morte, come mai Lorenza non fosse "orgogliosa delle sue origini".
Secondo quanto finora noto, fino all'arresto Lorenza non avrebbe mai incontrato il padre, ma in alcuni audio fatti ascoltare dalla trasmissione Tv "Non è l'Arena", Messina Denaro diceva di essersi reso conto che la figlia non era in grado di gestire "le cose di mercato".
"Mi sono reso conto che non capisce nulla di queste cose di mercato – dichiarava nell'audio reso pubblico -. Non capisce niente e quindi devo vigilare io che la sto aiutando per cercare di insegnarle cosa fare. Questo è lo scotto che si paga per il fatto che se ne sono andate (in riferimento a Lorenza e alla madre Francesca Alagna ndr) e non sono mai state con me sul lavoro".
Lo stragista suggerisce poi nello stesso audio di essere pronto a introdurre la figlia agli affari. "Ancora oggi – aveva detto – devo consigliarle cosa fare". Infine, Messina Denaro conclude con una frase che molto potrebbe dire della scelta fatta dalla 27enne poco prima della morte del boss: "Queste sono cose che vedrà lei. Comunque sono cose che verranno col tempo, se il tempo ci sarà".
Lorenza Alagna non ha mai rinnegato Messina Denaro
Nonostante la volontà di adottare il nome della madre fino a poche settimane fa, Lorenza Alagna (ora Messina Denaro) non ha mai formalmente rinnegato il padre. Dopo un iniziale silenzio, ha deciso di fargli visita in carcere a L'Aquila, dove è stato portato subito dopo l'arresto. Si tratta del primo incontro ufficiale tra padre e figlia, l'inizio forse di un capitolo che ha portato la 27enne ad assumere su base volontaria il cognome Messina Denaro.