Non sapeva di essere incinta, invece ha partorito: “Pensavamo fosse un’allergia al glutine”
All'alba, è uscito di casa per comprare delle medicine per la compagna, che soffriva di vomito e diarrea. In farmacia lo hanno rassicurato che si trattava solo di un malanno stagionale e che sarebbe passato presto. Una volta rientrato, la sua Valentina gli ha rivelato che non era un virus: stava per partorire.
È una storia davvero incredibile quella vissuta da Giacomo Paoli, pizzaiolo di 43 anni che abita a Badia Pozzeveri, frazione del comune lucchese di Altopascio. Da qualche ora, è diventato papà. La compagna Valentina Mecchi, cameriera di 42 anni, ha dato alla luce una bella bambina. Entrambe, dopo un parto improvviso in casa con l'unico supporto telefonico del 118, sono ora ricoverate a Lucca e stanno bene. Giacomo, però, è ancora incredulo ripensando all’accaduto.
"Qualche mese fa – racconta il neo papà al Corriere Fiorentino – la mia compagna ha iniziato ad accusare gonfiore di pancia. Consultando il medico, è stata ipotizzata una possibile allergia al glutine, visto che il sintomo si manifestava soprattutto dopo che Valentina aveva mangiato prodotti come pane e pasta. Decidiamo di farle, ma per vari motivi queste analisi vengono poi rimandate più volte, e quindi non emerge niente che ci insospettisca, neppure l’assenza di mestruazioni visto che Valentina ha sempre avuto un ciclo spesso irregolare".
La bimba, durante la gravidanza, non si fa sentire scalciando, e i nove mesi trascorrono senza problemi. Nella notte tra martedì e mercoledì, però, Valentina inizia a sentirsi male intorno alle due, con nausea e vomito. Restano svegli, cercando di capire cosa stia succedendo, ma con il passare delle ore la situazione non migliora. Alle sei del mattino, vedendola sofferente, lui decide di uscire per andare in farmacia. Da Altopascio si dirige a Lucca, percorrendo circa venti chilometri per raggiungere una farmacia aperta 24 ore su 24.
Lì, lo rassicurano: deve essere sicuramente un'influenza stagionale. Del resto è questo il periodo.
Rientro verso le 7 – dice ancora – Valentina prende questa medicina, ma non succede niente. A un certo punto si mette sul letto e mi dice: non è un virus, sto per partorire. Ma smettila dai, le rispondo, non è il momento di scherzare".
Giacomo vede la compagna girarsi su un fianco e divaricare le gambe, mentre tra di esse compare una piccola testa piena di capelli. Per un attimo tutto si fa confuso, lui non riesce a capire cosa stia accadendo. Il corpicino esce da solo, con il cordone ombelicale ancora attaccato e senza emettere alcun suono, facendo temere il peggio. L'uomo chiama il 118, ed è in quel momento che la bimba inizia a piangere, facendogli capire che tutto è andato bene.
Dall’altro capo del telefono arrivano le prime rassicurazioni: l’ambulanza è in arrivo, mentre lui scalda la bimba con un asciugamano, seguendo le istruzioni degli operatori fino all’arrivo dei soccorsi. Mamma e figlia vengono trasportate in ospedale. Per fortuna, le vicine di casa si dimostrano preziose, aiutando a sistemare l’appartamento e fornendo i primi vestitini per la nascitura.
Superato lo choc iniziale, arriva il momento di avvisare parenti, amici e colleghi, ma in molti faticano a crederci:
Mio nipote, dopo aver visto una foto della bimba, mi ha chiesto: ma a è vostra? No, gli ho risposto io, è arrivata con Amazon. Una storia incredibile, veramente incredibile. Continuiamo a ripetercelo da mercoledì, ma ancora non ci crediamo del tutto neanche noi" conclude il neo-papà.