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Non riesce a contattare la sorella per giorni e chiama i soccorsi: 29enne trovata mummificata nel suo letto

Una ragazza di 29 anni è stata trovata morta nel suo letto a Genova. Il corpo senza vita della ragazza era in avanzato stato di decomposizione, quasi mummificato. Si indaga sulla pista di un malore dopo l’uso di stupefacenti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La squadra mobile di Genova sta indagando sulla morte di una ragazza di 29 anni originaria di Rieti e trovata in avanzato stato di decomposizione nel suo appartamento di Genova. Il corpo della 29enne, stando a quando reso noto, era quasi mummificato. La vittima era probabilmente deceduta da diverse settimane quando la sorella ha lanciato l'allarme, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lei.

La donna ha riferito di averla chiamata decine di volte senza però mai ottenere risposta. Ieri ha deciso di allertare i soccorritori che si sono recati sul posto con i vigili del fuoco. La giovane è stata trovata nel suo letto e, da un primo esame esterno, non presentava segni di violenza. Anche la casa è stata trovata in ordine, dettaglio che porta gli inquirenti ad escludere la rapina finita male. Il pubblico ministero Luca Scorza Azzarà ha disposto l'autopsia sul corpo della 29enne.

Stando alle testimonianze dei vicini, la donna avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza. Non è escluso, quindi, che il decesso possa essere stato provocato dall'assunzione di stupefacenti, dei quali però non è stata trovata traccia nell'appartamento. L'ipotesi degli investigatori è che la ragazza possa aver assunto droga in compagnia di qualcuno che, vedendola stare male, non ha chiamato i soccorsi ma ha lasciato l'appartamento portando via quanto consumato. 

Per escludere qualsiasi tipo di pista, però, resta necessario svolgere l'esame autoptico. Non è infatti escluso che la 29enne possa aver accusato un malore dopo essersi messa a letto e che in realtà non vi sia stato alcun consumo di droga prima della morte. Gli accertamenti del medico legale potranno dare una risposta all'eventuale uso di sostanze e da lì, indirizzare le indagini verso la verità. Dopo l'autopsia, il corpo della 29enne sarà restituito alla famiglia per le esequie.

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