“Non respiro, mi sento morire”, insulti da negazionisti Covid: Clotilde elimina il suo video appello
“In questa boccia per pesci mi sento morire” così Clotilde aveva descritto la sua terribile esperienza di donna contagiata dal coronavirus e con gravi sintomi covid che l’hanno costretta al ricovero in un letto d’ospedale ma, dopo il suo video appello pubblicato online, la 37enne piemontese è stata praticamente costretta a rimuovere il filmato a causa delle centinaia di insulti a mezzo social che le sono piovuti addosso, in particolare dai negazionisti del coronavirus che hanno continuato ad accusarla di mentire, in alcuni casi prendendosela anche con i suoi familiari. Proprio l’attacco ai familiari ha spinto la donna a cancellare il suo post anche se ormai il video è stato rilanciato centinaia di volte.
“Sono stata travolta dalle critiche e dagli insulti di chi sostiene che sia tutto un complotto e la Covid non esista e non ho voluto sottoporre me stessa e la mia famiglia a tutto questo” ha raccontato la donna a Repubblica, aggiungendo: “Io volevo solo mettere in guardia le persone sul fatto che il Covid c’è, che fa male, che colpisce tutti, anche i giovani e che bisogna proteggersi. “Non ho voluto fare questo video per protagonismo ma perché sentivo il dovere di fare qualcosa: ho voluto mettere in guardia tutti perché le persone si rendano conto che bisogna usare le mascherine giuste e che bisogna fare attenzione perché contagiarsi è facile”
Clotilde intanto resta in ospedale ad Alessandria dove è sottoposta alle cure necessaria e aiutata a combattere quella fame di aria con il casco per la respirazione assistita. Il pensiero di Clotilde resta alla famiglia, al marito e ai suoi bimbi. “I bambini per fortuna stanno bene, non hanno sintomi, ma mio marito no e nessuno è ancora andato a visitarlo. Eppure ha la febbre. Io seguo quel che succede a casa dalle webcam che vedo sul mio cellulare” ha raccontato la 37enne ribadendo: “Prego tutti quelli che sono là fuori di fare attenzione. A me è successo sul lavoro mentre accompagnavo in macchina una persona che è risultata positiva. “Non mi sono ammalata ballando al Billionaire, ma facendo il mio lavoro anche se ho usato tutte le precauzioni