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“Non mi hai comprato quelle scarpe”, massacra di botte la moglie, poi picchia i carabinieri a Parma

Violenta lite famigliare a Parma: un 26enne tunisino ha picchia la moglie, facendola finire al Pronto Soccorso. Poi dopo averla vista salire in ambulanza e dopo l’intervento dei militari del’Arma, è andato in escandescenze e li ha aggrediti. Per bloccarlo è stato necessario usare lo spray al peperoncino.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Ha picchiato la moglie accusandola di avergli mentito per il mancato acquisto di un paio di scarpe, poi all'arrivo dei carabinieri si è scagliato pure contro di loro. È successo a Parma, dove ieri sera, 22 novembre, si è consumato l’ennesimo episodio di violenza sulle donne.

L’aggressione ha avuto come protagonista un 26enne tunisino, arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. I militari dell'Arma locale sono intervenuti su richiesta del proprietario di un residence nella periferia del capoluogo parmigiano, allarmato dalle grida provenienti dall’alloggio della coppia e dalla richiesta di aiuto della sventurata.

Giunti sul posto, i carabinieri si sono subito accorti che la ragazza presentava delle ferite e tumefazioni al volto e alle braccia, tali da richiedere l’intervento di un’ambulanza per effettuare dei controlli di natura sanitaria.

A quel punto la situazione è purtroppo degenerata: vedendo la moglie salire sull'ambulanza diretta in ospedale, il 26enne si è scagliato contro gli operatori, colpendo con gomitate e spinte le forze dell'ordine, che sono stati costretti a immobilizzarlo ed usare lo spray al peperoncino per neutralizzarlo.

Non è stato semplice bloccare e caricarlo nella volante per essere condotto in caserma.

In considerazione del suo comportamento, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del PM di turno, trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente, in attesa del rito direttissimo.

Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto l’obbligo di dimora e la presentazione alla Polizia Giudiziaria. La donna è stata trasferita in una struttura protetta.

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