“Non c’è più ma ora è felice”: lo sfogo della sorella di Alessadra Matteuzzi dopo l’ergastolo a Padovani
"Ho sempre detto che si meritava l'ergastolo, al di là del fatto che fosse mia sorella, sono davvero convinta della gravità di quello che lui ha fatto. Dare l'ergastolo è sicuramente una decisione pesante, vuol dire che sono successe cose gravissime. Ma le cose gravissime sono successe a mia sorella".
Sono queste le parole pronunciate da Stefania Matteuzzi, sorella di Alessandra, la 56enne uccisa a martellate sotto casa a Bologna nell'agosto del 2022 dall'ex fidanzato Giovanni Padovani, che ieri è stato condannato all'ergastolo dopo essersi dichiarato colpevole in aula.
Al TgR Emilia Romagna Stefania ha aggiunto: "Ho sempre pensato che in una relazione si può discutere e litigare, ma non uccidere. Non si può privare della libertà le persone, non si può fare stalking. Però purtroppo ci sono tanti casi come quello di mia sorella, e bisogna dare pene severe quando serve. Questa giuria l'ha fatto e questo mi riempie il cuore per andare avanti, perché io non so come ho fatto fino ad adesso. È un dolore troppo grande da sopportare, ma è stata presa la decisione giusta".
Infine, un pensiero alla sorella, uccisa a martellate nell'agosto del 2022 dall'ex calciatore al culmine di mesi di stalking e mentre era a telefono proprio con Stefania. "Ora sono convinta che ovunque sia lei è felice. Anche la sera che è stata uccisa lei mi diceva ‘perché mi sta facendo tutto questo'. Lei era consapevole di essere entrata nel meccanismo che lui voleva controllarla, ci ha messo tanto per capirlo. Io so che lei è contenta, se lo merita".
A Padovani sono state riconosciute tutte le aggravanti: la premeditazione, i futili motivi, il legame affettivo con la vittima e lo stalking. "È un sollievo. Per Alessandra e per tutte le donne che vengono assassinate ogni giorno questa è la giustizia che volevamo", aveva commentato detto a Fanpage.it il cugino della vittima, Andrea.