Non aveva altre patologie: collega ricorda presidente Ordine medici Varese morto per Coronavirus
La scomparsa di Roberto Stella, presidente dell'Ordine dei medici di Varese, è stata accolta come "un pugno nello stomaco" da parte di chi lo conosceva, fosse esso parente o collega. Stella è deceduto all'alba di oggi, mercoledì 11 marzo, all'ospedale di Como dopo essere stato ricoverato per Coronavirus. Sessantasette anni, chi lo conosce lo descrive come "relativamente in forma" e sicuramente "giovane" rispetto a chi patisce maggiormente gli effetti dell'infezione. Fanpage.it ha contattato il presidente dell'Ordine dei medici di Milano, dottor Roberto Carlo Rossi, per capire meglio cosa il dottor Stella ha lasciato in eredità al Paese.
Presidente, conosceva bene il dottor Stella?
Sì lo conoscevo piuttosto bene. Era una persona con cui ridevo e scherzavo, lo vedevo a Roma ma anche qui in Lombardia. Non ero un amico di famiglia, anche se lui spesso me ne parlava, però sapere della sua scomparsa è stato un pugno nello stomaco. Queste cose ti lasciano esterrefatto, senza parole.
Cosa lascia la sua scomparsa?
Un vuoto immenso. E non è una frase di circostanza, non mi riferisco solo al lato umano. La morte di Roberto è una perdita enorme per tutti. A livello nazionale aveva un ruolo importantissimo nella commissione Cm per l'aggiornamento dei medici, cosa che per decenni ha fatto a livello locale con la gestione dei corsi. Anche a livello professionale, con la sua scomparsa abbiamo perso tanto.
Sapeva che fosse ricoverato?
Sì, ne ero al corrente ma tutti ci auguravamo che ne uscisse presto. Era anche abbastanza giovane, solo 67 anni, e relativamente in forma. Che io sappia non aveva altre patologie, è rimasto contagiato dal Coronavirus che gli ha fatto sviluppare una polmonite bilaterale interstiziale. È una giornata infausta, quella di oggi.