“Non affitto casa a una marocchina”. Razzismo a Biella su una ragazza di 26 anni
È nata in Italia da genitori di origine egiziana residenti da più di 40 anni in Piemonte, ma quando qualche giorno fa si è presentata alla proprietà di un alloggio in un paese vicino a Biella per chiedere se fosse disponibile in locazione si è sentita rispondere: "Non affitto la mia casa a una marocchina".
Protagonista dell'ennesima vicenda di razzismo una ragazza di 26 anni che – nonostante abbia un contratto a tempo indeterminato in un supermercato – si è vista sbattere la porta in faccia per il colore della sua pelle. "Mi sono rivolta ad una agenzia – racconta la 26enne -. Ho vagliato alcune soluzioni e poi ho scelto un appartamento che mi interessava. Ho quindi presentato l'ultima busta paga e versato la prima rata come garanzia".
Tutto pronto dunque per poter concludere l'accordo, ma quando insieme all'agente immobiliare si è incontrata con la proprietaria per firmare il contratto si è sentita dire che la casa non le sarebbe stata affittata in quanto marocchina. Un atteggiamento che ha sorpreso anche l'agente immobiliare. La giovane non si capacita di quanto successo: "Sono nata in Italia, sono italiana e la mia famiglia è qui da sempre. Non ci volevo credere quando ho sentito quelle parole, dette da una persona che anni prima era emigrata qui da un'altra parte d'Italia".
"Inoltre – ha aggiunto la giovane – trovo grave etichettare una persona di origine nordafricana come marocchina attribuendo a questa parola un significato dispregiativo. Tutti conoscono la mia famiglia. Biella è casa mia. Sono e siamo italiani. E nessuno dovrebbe trattarci così".
Anche il titolare dell'agenzia immobiliare ha confermato l'episodio: "Tutto vero, purtroppo. E non è certo l’unico caso. Basta chiedere a qualsiasi agente e agenzia immobiliare per scoprire che di queste situazioni se ne verificano tantissime".