“Non accettiamo gay e animali”. Proprietario di casa-vacanze: “Siamo cattolici”
"Non volevo offendere, ma questa è casa nostra e preferiamo così – dice – crediamo nella famiglia tradizionale. L'accostamento con gli animali? Solo perché stavo guidando e non ho scritto correttamente il messaggio", si è difeso così, contattato da Repubblica, il proprietario di una guest house di Santa Maria, località turistica nei pressi di Tropea, nel vibonese, al centro delle polemiche dopo essersi rivolto in maniera tutt'altro che edificante nei confronti di una coppia omosessuale di Napoli che aveva scelto la struttura per trascorrere un weekend al mare: "Non accettiamo gay e animali". La conversazione su Whatsapp è stata poi pubblicata su Facebook dal linguista Massimo Arcangeli e denunciata all'Arcigay del capoluogo partenopeo.
Nella prima parte, il titolare della struttura spiega ad uno dei due ragazzi tutte le caratteristiche della guest house: appena ristrutturata, dotata di una dependance indipendente, veranda da 25mq, WiFi, piscina privata, ect. Ma dopo aver intuito che le persone che occuperanno la casa sono dello stesso sesso, il proprietario fa quella “precisazione importante”. Alla fine i due giovani hanno disdetto la prenotazione ee segnalato l'accaduto al sito Booking.com.
La cosa ci ha, com'è ovvio, sorpresi e delusi. Nella mia mente si è materializzata l'immagine storicamente e drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori dai negozi: “Vietato l'ingresso ai cani e agli ebrei”… Da allora sono trascorsi ben 70 anni, ma da quegli eventi, probabilmente, molti non hanno tratto alcun insegnamento. Possibile che, in un momento storico nel quale ci si interroga politicamente sulla necessità di eguagliare le unioni incentrate sull'amore di qualsiasi genere, ci sia ancora chi, con tanta leggerezza, discrimini sulla base dell'orientamento sessuale? I soldi per l'affitto che io e il mio compagno gli avremmo dato non sarebbero stati uguali a quelli che avrebbe ricevuto da una qualsiasi coppia etero? Ti garantisco che non ci sono rimasto male per noi due: nel mio cuore ho pensato alle ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane, che fatica a riconoscersi, ad accettarsi, o che, semplicemente, è più sensibile riguardo al proprio orientamento. Nessuno deve sentirsi INACCETTATO!
Questo l’intero scambio su Whatsapp:
Io ed il mio compagno eravamo alla ricerca di una struttura, un B&b o un hotel, dove poter trascorrere alcuni giorni di vacanza a fine agosto. Dopo alcune ricerche, concentrate essenzialmente in Calabria e Puglia, giovedì sera abbiamo deciso di prenotare una guest house a Santa Maria, Rogliano (VV), dove offrivano l’uso esclusivo di una dependance e di una piscina privata.
Dopo regolare prenotazione on line sulla piattaforma Booking.com, venerdì sera siamo stati contattati tramite WhatsApp dal proprietario della struttura, che ha chiesto alcune informazioni aggiuntive (in particolare, voleva sapere da dove venissimo) e abbiamo approfittato per chiedergli delucidazioni in merito all’uso della casa e dei servizi offerti, e alle modalità di pagamento. Dopo averci congedati, il proprietario ha però ritenuto opportuno fare una precisazione importante, in toni anche visibilmente imbarazzati: “Non accettiamo gay ed animali”.