“Noi due ci apparteniamo, nel bene e nel male”: le lettere d’amore di Laura Bonafede a Messina Denaro
“Stavamo bene in quel posto: sì, ero felice di trascorrere quel tempo insieme, penso che lo sapevi che era così”. Una lunga storia d'amore fatta di convivenze, allontanamenti e gelosie, ma soprattutto lettere, tantissime, che Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro si scambiavano in incontri fugaci durante la latitanza del boss di mafia. La donna questa mattina è stata arrestata dai carabinieri del Ros nell'ambito delle indagini sui fiancheggiatori dell'ex primula rossa.
Secondo gli inquirenti la maestra 55enne avrebbe favorito per lunghi anni la latitanza del boss di Cosa Nostra. L'accusa nei suoi confronti è di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza. Una vera e propria venerazione quella che Laura Bonafede aveva nei confronti di Messina Denaro come si evince proprio dalle lettere, molte delle quali sono state trovate nel covo di via Cb/31 a Campobello di Mazara.
“Avevo pensato che avrei avuto un po', anzi molto tempo per me e poter stare con te in modo rilassato e invece e tutto il contrario”, scrive la donna in una lettera del dicembre 2022 e riportata nell'ordinanza del gip di Palermo Alfredo Montalto. La donna dunque conosceva bene i luoghi in cui il boss di nascondeva, ma sapeva che gli inquirenti erano sulle sue tracce e nell'ultimo periodo della latitanza di Messina Denaro era diventato sempre più difficile incontrarlo.
“In televisione c'e il Re Leone, mi sarebbe piaciuto vederlo con Depry (pseudonimo utilizzato per indicare Messina Denaro ndr) e ridere insieme alla frase – scrive la donna nel gennaio 2023 – io rido in faccia al pericolo e il pericolo e il mio mestiere. Mi manca tutto, anche guardare un film assieme”. Parole che lasciano intendere una certa consuetudine negli incontri fra i due confermata anche dal rinvenimento di un'impronta digitale di Laura Bonafede su un dvd ritrovato nell'ultimo covo del boss.
In un’altra lettera la donna scriveva: “Abbandonarti: ne abbiamo già parlato una volta. Volevo mentalmente allontanarmi perché ho sofferto troppo. Non puoi nemmeno immaginare quel che ho provato. E dire che qualche reazione l’hai vista. Il non vederci più e il non aver avuto notizie hanno fomentato la rabbia e la delusione. Vedi che io ti conosco e ti prego non ne voglio parlare, si risveglia il dolore”.
La maestra nelle sue lettere parlava anche della sua gelosia nei confronti di Lorena Lanceri, arrestata per favoreggiamento nelle scorse settimane, che viene definita col nome in codice di Tramite. “Devo dirti allora che me lo hai chiesto tu se potevi fare un giro con Tramite? – scrive Laura Bonafede – lasciamo stare il telo macchiato che poteva essere un’illazione. Ma il salire in auto nella piccola stradina. Te lo ripeto: io ti conosco. È vero sai recitare, ma capisco quanto sei coinvolto quando parli di qualcuno”.
I due si incontravano ogni sabato alle 11 per pochi secondi, e poi il lunedì per scambiarsi le missive. L'ultimo incontro è avvenuto il sabato precedente all'arresto del boss ed è stato filmato delle telecamere del supermercato. “Una volta, al limoneto mi dicesti che al ritorno di Uomo (il padre Leonardo Bonafede, ndr) e, successivamente, di Bamby (il marito di Laura, Salvatore Gentile ndr) la nostra Amicizia si interrompeva – scrive ancora Laura Bonafede – ricordo, che ti risposi che non ne vedevo il motivo. Mi ero quasi offeso per il tuo dire, come se la nostra Amicizia era per me una sorta di tappabuchi, un passatempo”
“Caro Amico Mio – continua la 55enne – io da solo ci so stare benissimo, credo che lo hai capito che non mi interessa la compagnia di nessuno. Si, mi sono sentito un traditore però anomalo ma sempre traditore ed intruso. Ma è da tanto che non provo più questi sentimenti. Penso che ci apparteniamo, nel bene o nel male ci apparteniamo e questo è un dato di fatto”.
Come emerge dalle lettere i due avevano convissuto, probabilmente fino al 2017, e poi per tanto tempo si erano incontrati in quello che viene definito “tugurio” prima di essere costretti a incontri fugaci e alle ‘struggenti' lettere d'amore: “Stavamo bene in quel posto: sì, ero felice di trascorrere quel tempo insieme, penso che lo sapevi che era così”.