Noemi Durini, uccisa dal fidanzato a 16 anni: Lucio Marzo fermato ubriaco, era in permesso premio
Il 24enne Lucio Marzo, condannato in via definitiva a 18 anni di carcere e otto mesi per l'omicidio della sua fidanzata 16enne, Noemi Durini, ha tentato di fuggire dalla polizia stradale a Cagliari, che l'ha fermato nel corso di un normale, prima con la macchina e poi a piedi. Il ragazzo era in permesso premio per svolgere un'attività lavorativa in un esercizio commerciale a Sarroch, a 20 chilometri dal capoluogo sardo.
Non poteva guidare perché il giudice non gliel'avevo concesso. Sottoposto all'alcoltest, Marzo è risultato positivo. Da qui, la denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza.
Molti ricordano il femminicidio di Noemi, che all'epoca dei fatti, nel 2017, aveva 16 anni. Il corpo della ragazza, fu ritrovato dieci giorni dopo la denuncia di scomparsa, era stato occultato sotto un cumulo di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo. Lucio Marzo, 18enne all'epoca dei fatti, confessò tutto. Pare che la fidanzata fosse ancora viva dopo il colpo infertole sulla nuca con un coltello tanto che, mentre la ricopriva con i massi la ragazza avrebbe detto: ‘Che mi hai fatto, che mi hai fatto'".
Marzo sta scontando la sua pena a 18 anni e otto mesi nel carcere minorile di Quartucciu. Tre anni fa il giovane aveva chiesto di poter lavorare in stato di detenzione. L'attività extra carceraria è prevista anche per condannati per reati gravi.
Ieri l'alt della polizia stradale a Cagliari: a richiamare l'attenzione degli agenti, sarebbe stato l'eccessivo rumore della macchina che il 24enne guidava. Dopo un rocambolesco inseguimento in auto e un tentativo di fuga a piedi, il fermo e la denuncia.