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Covid 19

No vax muore per Covid a 56 anni, si era curato a casa: “Unica arma contro il virus è il vaccino”

Il caso di un uomo di 56 anni che non aveva voluto farsi vaccinare contro il Covid e che poi è morto in Veneto: “Era arrivato in ospedale da pochi giorni, lo avevamo ricoverato in pneumologia quando era già in condizioni precarie. Inizialmente si era curato a casa, poi è peggiorato. Di Covid si muore ancora, l’unica arma che abbiamo contro questo virus è la vaccinazione”.
A cura di Ida Artiaco
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Non aveva voluto farsi vaccinare nonostante fosse un soggetto a rischio. Così, dopo essere risultato positivo al Covid-19, ha deciso di farsi curare a casa ma quando le sue condizioni sono peggiorate si è reso necessario il ricovero in ospedale. È quanto successo ad un uomo di 56 anni, veneto, la cui storia è stata raccontata al Corriere della Sera da Francesco Benazzi, dg dell’Usl 2: "Era arrivato in ospedale da pochi giorni, lo avevamo ricoverato in pneumologia quando era già in condizioni precarie. Inizialmente si era curato a casa, poi è peggiorato. Aveva più patologie ma nel suo caso la vaccinazione sarebbe stata consigliata", ha sottolineato l'esperto che ha anche aggiunto: "Di Covid si muore ancora, l’unica arma che abbiamo contro questo virus è la vaccinazione".

La ripartenza dell'epidemia di Covid-19 si comincia a sentire anche in questa zona. Proprio l'Usl 2, che era arrivata a censire poco più di 40 contagi al giorno, ora ne registra 459 in una settimana. Al momento sono 15 i Comuni hanno più di 100 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Ma intanto procede anche la campagna di vaccinazione: almeno il 73,4% della popolazione regionale ha completato il ciclo vaccinale, percentuale che sale all'81,4% se si considerano gli over 12. Martedì comincia anche la campagna vaccinale anti-influenzale che sarà abbinata alla terza dose anti-Covid. "La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione, soprattutto per la co-circolazione dei due i virus respiratori Sars-CoV-2 e influenza – ha spiegato sempre l’Usl 2 -. La campagna ha lo scopo di proteggere i soggetti più fragili dalle complicanze, contenere gli accessi al pronto soccorso e supportare la diagnosi differenziale con Covid-19 dati i sintomi simili".

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