No Tav, notte di scontri in Val di Susa. Poliziotti e manifestanti feriti e un arresto
Tredici feriti tra le forze dell’ordine, alcuni tra i manifestanti, un arresto e altri quattro rilasciati dopo essere stati fermati in un primo tempo: è il bilancio dell'ultima notte di scontri tra No Tav e forze dell’ordine in Val di Susa sulla A32 dopo il tentativo di sgombero dell’autostrada. Tra i feriti, un funzionario della polizia è stato colpito da una bomba carta e ha riportato ustioni a un piede, un ispettore della questura è stato colpito al volto da una pietra. Delle cinque persone arrestate nella tarda serata di ieri, quattro sono state identificate e rilasciate mentre un uomo di 32 anni è stato fermato per reati di resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale. La Digos della Questura di Torino sta analizzando le immagini al fine di identificare altri manifestanti responsabili dei reati avvenuti nel corso dello sgombero.
Sassi e altri oggetti contro gli agenti, lacrimogeni in risposta, getti di idranti e cariche di alleggerimento. I No Tav sono stati allontanati dalla polizia che è rimasta sull’autostrada a presidiarla e garantire le operazioni per la riapertura del traffico. Alcuni di loro hanno provato ad opporre resistenza sedendosi per terra per evitare lo sgombero ma la battaglia vera e propria è avvenuta nella notte quando i No Tav hanno provato a riprendersi l’autostrada. Attualmente, dopo un blocco iniziato lunedì mattina come segno di opposizione alla realizzazione della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, le forze dell’ordine fanno sapere che la A32 è nuovamente regolare in entrambi i sensi di marcia ma la tensione resta ancora alta con i No Tav che promettono un’altra giornata di scontri nella valle.
La nuova protesta dei No Tav – “Blocchiamo tutto, dappertutto, alle 18”, il passaparola dei manifestanti prevede nuovi stop nel corso della giornata, non solo allo svincolo di Chianocco ma il tentativo sarà quello di coinvolgere il maggior numero di persone in tutta Italia e mettere in atto una serie di “azioni a livello nazionale”. Questa è la decisione presa dagli stessi quando, dopo essere stati allontanati dall’autostrada, si sono riuniti nel salone del centro polivalente della cittadella della Val di Susa e hanno progettato le prossime iniziative di protesta. Il gruppo continua ad accusare le forze dell’ordine responsabili di cariche violentissime, macchine vandalizzate e caccia all’uomo.
Intanto oggi la protesta della Val di Susa arriva anche a Roma dove il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, incontrerà il presidente della Regione, Roberto Cota, il sindaco di Torino, Piero Fassino e il presidente della Provincia, Antonio Saitta. La linea condivisa da gran parte del mondo politico è quella di dialogare ma, come ha detto la Cancellieri, “su alcune cose c’è una fermezza assoluta”. Dall’ospedale di Torino invece arrivano notizie leggermente più positive riguardo le condizioni di Luca Abbà, il leader caduto lunedì da un traliccio dell’alta tensione: i medici lo mantengono ancora in stato di coma farmacologico ma il giovane manifestante reagisce e c’è qualche lieve segno di miglioramento.