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No Tav: la polizia irrompe in un bar di Chianocco (VIDEO)

Invasione della polizia in un bar di Chianocco: gli agenti sfondano la porta e cercano i manifestanti. Urla e panico, fino all’interruzione del filmato: i reporter vengono prontamente allontanati.
A cura di Carmine Della Pia
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Proseguono senza tregua gli scontri in Val di Susa. Ieri ha fatto notizia il faccia a faccia tra Marco Bruno e F., rispettivamente operaio e carabiniere, entrambi presenti per gli scontri no Tav per motivazioni, evidentemente, diverse. Alle telecamere di Corriere.it il dissidente Marco apostrofava il carabiniere, definito una "pecorella", oltre ad altre provocazioni contrapposte ad una reazione ritenuta "eroica", ovvero il silenzio, non il minimo accenno di attacco. Grazie ad un video pubblicato su YouReporter, però, è possibile vedere anche l'altra faccia delle forze dell'ordine, quella degli attacchi e delle irruzioni. Questa notte i poliziotti hanno letteralmente invaso un bar di Chianocco. Dell'episodio siamo a conoscenza proprio grazie ai reporter, prontamente cacciati via.

Diritto di cronaca in Val di Susa – Il bilancio degli ultimi scontri a Val di Susa è di 13 feriti, un arresto e quattro persone rilasciate in seguito ad un fermo. Un uomo di 32 anni è stato fermato per reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. La Digos della Questura di Torino analizza le immagini al fine di identificare tutti i responsabili dei reati, ma ci sono filmati che mostrano anche altre reazioni, quelle della polizia. Un gruppo di agenti ha fatto irruzione, la scorsa notte, in un bar di Chianocco. Come visibile nel video, gli uomini delle forze dell'ordine gridano di aprire, battendo i manganelli contro le vetrate e sfondando la porta. Cercano i manifestanti che per tutto il pomeriggio si erano scontrati con la polizia, qualcuno dice: "Prendiamoli tutti quelli là". Il filmato dura un paio di minuti, non si è ancora a conoscenza dell'epilogo dell'irruzione al bar, i reporter sono stati cacciati. "Ma c'è il diritto di cronaca, lo sapete?", aveva chiesto retoricamente uno di loro, ma la risposta di un poliziotto sembra più significativa di quanto si possa pensare: "Si, ma per adesso no".

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