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No green pass al porto di Trieste, ancora scontri, protesta prosegue: “Sabato incontro col governo”

Dopo lo sgombero del varco del Molo del Porto di Triestebche ha causato qualche ferito in maniera leggera e ha portato alla denuncia di cinque manifestanti, il coordinamento dei No Green pass ha ottenuto un incontro con il ministro Patuanelli sabato prossimo. La protesta intanto continua con i manifestanti che si stabiliranno questa notte a Porto Vecchio in presidio dopo aver lasciato piazza Unità d’Italia. In serata nuovi scontri al porto da cui però il coordinamento si è dissociato.
A cura di Antonio Palma
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Una giornata molto difficile oggi per Trieste dove, mente si svolgevano i ballottaggi per le elezioni comunali, sono andate in scena le proteste di piazza dei no green pass che, dopo lo sgombero forzato dall'ingresso dell'area portuale, si sono diretti in città continuando a manifestare contro il certificato verde sul lavoro. Una protesta che proseguirà ancora per giorni come annunciato dal leader dei dimostranti Stefano Puzzer che, dopo i cortei odierni e dopo aver parlato col Prefetto, ha ottenuto di poter parlare col ministro Patuanelli sabato prossimo. “Sabato 23 ottobre avremo un incontro a Trieste con il ministro Patuanelli a cui chiederemo l'abrogazione dell'obbligo vaccinale e del Green pass. Abbiamo chiesto che insieme al ministro Patuanelli all'incontro sia presente anche il ministro della Salute Speranza o equipollente" hanno infatti spiegato in serata dal coordinamento dei No Green pass di Trieste, al termine dell'incontro con il prefetto.

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No green pass questa notte a Porto Vecchio

Intanto, dopo lo sgombero dell'area portuale, i manifestanti con in testa il portuale Puzzer, dimissionario portavoce del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste, si stabiliranno questa notte a Porto Vecchio in presidio. La protesta infatti proseguirà per almeno tutta la settimana. Una decisione arrivata dopo una giornata iniziata con lo sgombero del varco 4 del Molo 7 del Porto di Trieste con gli idranti e qualche carica della polizia che ha causato qualche ferito in maniera leggera, sia tra manifestanti che tra i poliziotti, e ha portato alla denuncia di cinque manifestanti per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo lo sgombero forzato e il respingimento verso la il parcheggio in fondo alla zona presidiata, i manifestanti si sono spostati nelle are limitrofe bloccando il traffico dei tir e quindi l'attività del porto per diverso tempo prima di trasferirsi verso piazza Unità d'Italia  dove hanno allestito un presidio momentaneo.

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Manifestanti radunati in piazza Unità

Per ore circa 3 mila persone si sono radunate nella piazza triestina seduti a terra. " Vediamo se hanno il coraggio di caricarci anche in piazza Unità d’Italia. Non capiranno mai il nostro linguaggio che è il linguaggio del cuore e della semplicità. Restate seduti e pacifici, non diamo a nessuno la possibilità di attaccarci. È un movimento pacifico e resterà pacifico" ha scandito nel pomeriggio lo stesso Puzzer rivolto ai tremila della piazza principale della città.

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Puzzer: "Proteste pacifiche"

In serata però alcuni manifestanti hanno lasciato di nuovo il presidio principale per tornare nella zona del porto dove si sono registrati ancora tensioni con le forze dell'ordine.  In particolare in Viale Campi Elisi Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa hanno fronteggiato qualche centinaio di persone che lanciavano oggetti bloccando completamente il traffico e sono stati usati nuovamente idranti e lacrimogeni. Scontri da cui però il collettivo  dei no green pass si è dissociato spiegando: "Ci sono gruppi che non c'entrano con noi al porto che si stanno scontrando con le forze dell'ordine. Le nostre persone sono state messe in sicurezza". Intanto il porto di Trieste è stato sigillato con new jersey e barriere in ferro e varchi presidiati da forze dell'ordine.

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