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Niente tasse per tre anni per chi denuncia il racket (VIDEO)

Chi denuncia il pizzo, può essere esonerato dal pagamento delle imposte comunali. Accade a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli.
A cura di Daniela Caruso
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San Giuseppe Vesuviano

Denunciare il racket imposto dalla Camorra e non pagare le tasse comunali per 3 anni. Non è uno scherzo: è l'iniziativa lanciata a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli. Nel 2009, il Comune in questione fu sciolto per collusioni con la Camorra. Cinzia Guercio, alla guida dell'amministrazione della città, spiega che tale decisione sicuramente rappresenta un segnale profondo ed importante che potrà essere un ottimo strumento per ripristinare la legalità sul territorio, "soprattutto per colui che è usurato, lo Stato è presente anche cercando di risarcirlo sotto il profilo tributario", aggiungendo che l'esenzione delle tasse non avviene in modo automatico, dopo aver esposto la prima denuncia, poiché "ci dev'essere tutta una certificazione dell'autorità giudiziaria e un comportamento del beneficiario che non abbia denunciato l'usurario e poi pagato il pizzo". 

La malavita è parte integrante del paese vesuviano, secondo quanto riferito dai commissari prefettizi di San Giuseppe Vesuviano. Attraverso questo provvedimento, a dir poco singolare, si è cercato di dare una spinta al miglioramento e allo sradicamento della logica del pizzo dall'assetto economica della cittadina. Il prefetto rassicura chi si preoccupa del fatto che le casse comunali potrebbero svuotarsi a causa di questa iniziativa anti-racket, affermando che il Comunen gode di "vari introiti" e che, pertanto, i cittadini non devono preoccuparsi di questa problematica. Quello che è necessario, per il prefetto, è che "le estorsioni non avvengano più".

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