Niente sesso né lavoro, l’ombra di una setta che attira giovani in Salento: “Ascoltano solo il santone”
L’ombra di una setta religiosa si aggira tre le campagne del Salento dove da mesi gruppi di ragazzi sarebbero attratti da un santone e dal suo stile di vita che impone niente sesso né lavoro e pochissimo cibo ma anche l’allontanamento dagli affetti familiari, quasi ad escludersi dal mondo. A denunciarlo i parenti di uno dei giovani che si sarebbe legato al gruppo spirituale arrivando anche lui nella casa abbandonata alla periferia di Miggiano, in provincia di Lecce, dove il santone ha stabilito la sua sede.
Come ricostruisce Francesco Oliva su Repubblica, la famiglia, dopo aver cercato di convincere il ragazzo a lasciare il gruppo ma invano, ha deciso di rivolgersi alle autorità presentando un esposto in Procura e chiedendo di fare luce su quanto accade. Per gli avvocati della famiglia, il ragazzo, così come gli altri del gruppo, sarebbero stati circuiti dal santone, che sui canali social si definisce “uno dei figli diretti di Dio”, e allontanati dai parenti.
La famiglia è preoccupata soprattutto per le condizioni psico-fisiche del ragazzo e teme addirittura per la sua vita visto che è malato ma non si alimenta adeguatamente. Il ragazzo pizn piano sarebbe stato indotto a cambiare le proprie abitudini di vita, lasciando amicizie e affetti ma anche digiunando a lungo, fino ad andare a vivere nel rudere senza riscaldamento e senza elettricità.
Con la promessa di una salvezza spirituale, il leader carismatico del gruppo avrebbe raccolto attorno alla sua figura giovani giunti in Puglia da diverse parti d’Italia, in alcuni casi lasciando anche il lavoro.
Secondo la denuncia, ai membri della setta infatti non sarebbe concesso consumare rapporti sessuali né avere un lavoro fisso. Per sostenersi andrebbero in giro a chiedere l’elemosina o facendo piccoli lavoretti umili ma anche chiedendo soldi alle famiglie di origine che però gestirebbe il leader spirituale.