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“Niente pause per gli impiegati comunali”: l’avviso del Sindaco di Casale diventa un caso

“Ognuno stia al proprio posto di lavoro, niente pause”, l’avviso fuori dalle porte degli uffici del comune di Casal di Principe inaugura il nuovo corso nella politica del sindaco anticlan Renato Natale.
A cura di Angela Marino
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Ha attirato l'attenzione della stampa e fatto discutere l'avviso affisso dal sindaco di Casal Di Principe Renato Natale alle porte di quasi tutti gli uffici comunali e a quella del proprio. "Per ordine del Sindaco è vietato sia ai dipendenti che agli L.s.u. di raggrupparsi davanti al portone" avverte, "ognuno deve stare al proprio ufficio, al proprio posto di lavoro".

Una prescrizione al contempo ovvia e necessaria, se si pensa agli episodi di cronaca che vedono come protagonisti funzionari e impiegati pubblici "fannulloni" che abbandonano il posto di lavoro dopo aver timbrato o addirittura, delegano a terzi l'incombenza di timbrare il badge. Lo stesso sindaco, dalla sua pagina di Facebook, si è detto stupito del clamore che il suo avviso ha suscitato, precisando che le sue parole potevano dipingere un quadro fuorviante della situazione, mentre in realtà intendeva solo incoraggiare il suo organico, ormai ridotto del 50%, a concentrarsi al massimo per  continuare il "lavoro straordinario" svolto "insieme a tanti cittadini volontari per ricostruire e far rinascere la città".

Il nuovo corso di Renato Natale, sindaco anticamorra

Il lavoro del primo cittadino al comune di Casal Di Principe è, del resto, cominciato da poco. Sono passati solo due mesi da quando Renato Natale è stato eletto con il 64% di preferenze dai cittadini di Casal di Principe. Applaudito come un eroe nel corso della sua passeggiata inaugurale del mandato per le strade del paese che fu la roccaforte del clan dei Casalesi e che solo adesso, con l'attuale giunta, intravede i primi barlumi di normalità, annunciò: "A Casal di Principe va ricostruito l’apparato comunale indebolito dalle tante inchieste anticamorra, in particolare l’ufficio tecnico. Oggi non dobbiamo partire da capo. Nel 1993 iniziammo un percorso, diciamo che oggi, ricordando anche il grande Troisi, Ricominciamo da tre”

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