Niente pagamenti in contanti sopra i 3mila euro: tutte le regole e le eccezioni
Il limite dei pagamenti in contanti, che prevedono una soglia massima di 3mila euro, ha varie sfaccettature e lascia qualche dubbio la sua applicazione in alcuni ambiti specifici. Proprio per questo motivo il dipartimento del Tesoro pubblicato ha sul suo sito le Faq con le quali chiarisce cosa si può e non si può fare in alcuni casi. Si può, ad esempio, versare o prelevare in banca somme superiori ai 3mila euro, così come si può pagare in contanti una caparra (inferiore ai 3mila euro) per spese complessive maggiori del limite previsto.
I prelievi in banca
Il dipartimento del Tesoro spiega che è possibile effettuare prelievi o versamenti in banca per somme maggiori di 3mila euro. “Non esiste – spiega il dipartimento del Tesoro – alcun limite al prelevamento o versamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente in quanto non è un trasferimento tra soggetti diversi”.
Cosa si può fare per cifre complessive superiori ai 3mila euro
Quando si deve versare una caparra di una fattura complessiva superiore ai 3mila euro è possibile pagarla, se la cifra è inferiore a questo tetto, in contanti. Così come è possibile effettuare un pagamento misto – in parte contanti e in parte tracciabile, quindi anche con assegni – se la parte in contanti non è superiore ai 3mila euro. Inoltre, si possono effettuare più assegni bancari per saldare fatture superiori ai 3mila euro.
I pagamenti di prestazioni professionali
Nel caso del pagamento di prestazioni professionali, come per esempio succede con il dentista, se il totale da corrispondere per un trattamento ammonta a più di 3mila euro è possibile versare la somma in contanti in diversi acconti, per esempio mensili. Ma solo ad alcune condizioni: deve infatti esserci stato un preventivo accordo negoziale tra le parti, come può essere, per esempio, un pagamento rateale.
Le regole per i compro oro
La soglia per i compro oro è più bassa: 500 euro. Oltre quella cifra è necessario ricorrere a mezzi di pagamento diversi dal contanti. Come spiega il Sole 24 Ore, il dipartimento del Tesoro ammonisce anche sulla possibilità di “operazioni artificiose”, ovvero quando viene richiesto di effettuare il pagamento in più volte, con un frazionamento che in realtà non può essere applicato.
Addio ai libretti al portatore
Spiega ancora Il Sole 24 Ore che entro il 31 dicembre devono sparire i libretti al portatore. Dal 4 luglio verranno sostituiti dai libretti di deposito, bancari o postali, nominativi. Nel periodo che intercorre tra il 4 luglio e il 31 dicembre i libretti al portatore non potranno essere trasferiti e la soglia massima del loro saldo non potrà superare i 3mila euro.