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Covid 19

Niente mascherina per gli esami a scuola, ma obbligo sui mezzi di trasporto fino al 30 settembre

Il governo va verso la proroga dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici fino al 30 settembre, ma gli esami a scuola dovrebbero essere svolti senza dispositivi di protezione.
A cura di Giacomo Andreoli
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Le mascherine potrebbero restare obbligatorie su tutti i mezzi di trasporto fino al prossimo 30 settembre. Il governo Draghi, che si riunirà domani in un apposito Consiglio dei ministri, va verso la proroga dell'utilizzo dei dispositivi di protezione su autobus, metro, treni, aerei e navi, per contenere una circolazione del virus che rimane ancora alta, nonostante il Covid non faccia più paura come in passato, grazie ai vaccini e alle varianti più blande.

La norma dovrebbe essere contenuta nel Decreto Trasporti, ma è oggetto di verifica tra le varie anime della maggioranza, con una grossa fetta dei parlamentari che sostengono l'esecutivo, a partire da quelli della Lega, che vorrebbe eliminare ogni restrizione residua. Nella misura, comunque, dovrebbe rientrare anche l'utilizzo delle mascherine in ospedali e Rsa, con una probabile estensione fino all'inizio dell'autunno. Nessuna previsione, invece, per le scuole. Potrebbe quindi saltare l'obbligo di mascherina per gli imminenti esami di maturità e terza media, come auspicato qualche giorno fa dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Da dopodomani, 16 giugno, si dovrebbe poi poter dire addio alle mascherine nei teatri, cinema ed eventi sportivi al chiuso. "In queste ore il Governo dovrà prendere una decisione sull'obbligo di mascherina. A titolo personale, auspico che, nel decidere, si tenga conto delle tante persone fragili che devono prendere treni, aerei, mezzi pubblici", ha affermato la deputata Lisa Noja, capogruppo in Commissione Affari Sociali. In molti quindi ribadiscono l'invito alla cautela. A partire dalla commissaria alla Salute Ue Stella Kyriakides che, su Twitter, avverte che "anche se il Covid-19 non è più in primo piano, la pandemia non è finita. Dobbiamo essere pronti per i prossimi mesi". Quindi aggiunge: "Continueremo a lavorare con e per conto dei nostri Stati membri per garantire forniture di vaccini adeguate alle loro esigenze, compresi potenziali vaccini adattati".

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