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Omicidio Nicoleta Rotaru

Nicoleta Rotaru, 3 prove incastrerebbero l’ex marito. L’avvocata: “Valuteremo la perizia psichiatrica”

“Non escludo di chiedere il rito abbreviato condizionato all’esito di una perizia psichiatrica per valutare un eventuale vizio di mente di Zorzi, secondo me, gli estremi ci sono”. A parlare è Silvia Masiero, la legale di Erik Zorzi, il 42enne accusato di aver ucciso l’ex moglie Nicoleta Rotaru, 37 anni, inscenando un suicidio. A incastrarlo diverse prove, tra cui un audio registrato la notte del delitto.
A cura di Eleonora Panseri
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Nicoleta Rotaru
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"Non escludo di chiedere il rito abbreviato condizionato all'esito di una perizia psichiatrica per valutare un eventuale vizio di mente di Zorzi, secondo me, gli estremi ci sono". A parlare è Silvia Masiero, la legale di Erik Zorzi, il 42enne accusato di aver ucciso ad Abano Terme l'ex moglie Nicoleta Rotaru, 37 anni, inscenando un suicidio.

Le tre prove che hanno ‘incastrato' l'ex marito

A incastrare l'uomo sono state tre prove raccolte dagli inquirenti. Prima fra tutte un audio della notte del 2 agosto 2023, nel quale Rotaru avrebbe registrato il suo femminicidio. Poi una perizia sulla porta del bagno all'interno del quale la donna è stata trovata con una cintura stretta intorno al collo.

Il pannello centrale della porta sarebbe stato scardinato per poterla chiudere dall'interno e successivamente rimontato. In ultimo l'esame medico legale che avrebbe confermato il suicidio della donna, salvo poi smentirlo quando è stata scoperta la registrazione.  Tutti elementi che, secondo la difesa, non sarebbero così inattaccabili e certi.

Il prossimo 17 settembre si terrà a Padova l'udienza preliminare, come ricorda il Corriere della Sera, mentre nella mattinata di oggi, mercoledì 28 agosto, era fissato un nuovo incontro nel carcere circondariale di Padova tra Zorzi e la legale.

Cosa contiene l'audio registrato da Nicoleta Rotaru prima di morire

La prova più solida sembra quella dell'audio della durata di sette ore, registrato sul telefono di Nicoleta Rotaru nella notte tra l’1 e il 2 agosto. Nella registrazione si sente la donna urlare: "Erik, ti prego smettila", intorno alle 4.24, e, secondo l'accusa, coinciderebbe con il momento in cui lui Zorzi le avrebbe stretto la cintura al collo.

La 37enne ripete la frase due volte piangendo, poi emette un "forte urlo strozzato". Completamente diversa, invece, la versione dell'ex marito. Per il 42enne, infatti, l’urlo sarebbe stato un tentativo respinto di avere un rapporto sessuale. Dopo di che ha raccontato di non ricordare quando Rotaru si sarebbe alzata per andare in bagno a togliersi la vita.

A trovare l’audio nel cellulare della donna che da anni registrava le violenze dell’ex, è stato il dottor Ulrico Bardari, esperto in cyberbullismo e specializzato nella ricerca e analisi di file in cloud e di dispostivi criptati.

La registrazione è stata quindi messa nelle mani degli inquirenti dalle avvocate della famiglia di Nicoleta, Roberta Cerchiaro e Tatiana Veja, che avevano chiesto alla Procura a indagare per istigazione al suicidio.

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