Niccolò Ciatti ucciso in discoteca, via al processo ma l’imputato non c’è: “Processatemi in Spagna”
Si troverebbe in Spagna ed è lì che chiede di essere processato Rassoul Bissoultanov, l'uomo accusato di essere l'assassino di Niccolò Ciatti, il giovane ucciso nell'agosto 2017 durante un furioso pestaggio in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, dove era in vacanza. A rivelarlo sono stati i suoi legali nel corso della prima udienza del processo a carico del cittadino ceceno che si è aperto oggi davanti ai giudici della Corte d'Assise di Roma. Bissoultanov infatti non è più in Italia dal 22 dicembre scorso quando è stato scarcerato a causa di un cavillo e ha fatto subito perdere le tracce uscendo fuori dall'Italia. Ora gli avvocati hanno spiegato che è tornato in Spagna dove vorrebbe essere processato. Bissoultanov "non vuole sottrarsi al processo", si trova in Spagna, "Paese dove è successo il fatto e che si è vista sottrarre la giurisdizione. Il processo lì sarebbe iniziato se non fosse stato arrestato ed estradato in Italia" hanno spiegato ai giudici.
La Corte d'Assise, che aveva già accolto una istanza delle difese che lamentavano un difetto di procedura nell'ordinanza di custodia emessa dal gip, ordinando la scarcerazione dell'uomo, prenderà una decisione definitiva in merito entro la prossima udienza, fissata al 17 marzo prossimo. Una ipotesi quella del processo in Spagna rigettata con forza dal padre di Niccolò Ciatti. "Non si può lasciare libero un assassino. Speriamo di non avere ulteriori sorprese, siamo fiduciosi che si possa dare giustizia a Niccolo. Mi auguro ci sia coscienza da parte di questi giudici: in Spagna in quattro anni non sono stati capaci di fare un processo vero" ha dichiarato dopo l'udienza Luigi Ciatti.
L'assassininio di Niccolò Ciatti avvenne nella notte tra l'11 e il 12 agosto del 2017, quando sulla pista da ballo della discoteca ‘St Trop' il ragazzo vene pestato con calci e pugni e lasciato esanime. Grazie ai video venne identificato Bissoultanov che avrebbe sferrato un calcio al volto di Niccolò partecipando la pestaggio insieme ad altri suoi amici. L'uomo era stato poi liberato e si era reso irreperibile. Lo scorso ottobre infine l'arresto in Germania a seguito di mandato di arresto europeo . Poi l'estradizione in Italia e la nuova scarcerazione perché, secondo la Corte d'assise di Roma, sussisterebbe per lui l’improcedibilità per l’arresto per i reati commessi all’estero ai danni di cittadini italiani.