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New York, confessa l’assassino della studentessa italiana

L’uomo si è detto colpevole di tutti i capi di imputazione, secondo quanto riferito dall’ufficio del procuratore distrettuale della Grande Mela, ossia omicidio, aggressione e stupro.
A cura di Daniela Caruso
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rita morelli

Bakary Camara, 42 anni, originario del Gambia, ha confessato l'omicidio della studentessa italiana Rita Morelli, uccisa nel suo appartamento di Harlem, a New York, nel novembre 2011. La ragazza fu trovata con la gola tagliata. L'uomo si è detto colpevole di tutti i capi di imputazione, secondo quanto riferito dall'ufficio del procuratore distrettuale della Grande Mela, ossia omicidio, aggressione e stupro. La 36enne viveva da cinque anni nella città americana e frequentava l'Hunter College.

Camara confessò l'omicidio in una lettera, nella quale diceva di aver commesso la violenza e la conseguente uccisione, poiché vittima di un incantesimo malefico: dopo aver affermato ciò, l'uomo si è auto-inflitto una coltellata allo stomaco. Alla base dell'omicidio, secondo il procuratore Cyrus Vance, ci sarebbero motivazioni di natura passionale. La colpevolezza di Camara è stata decretata anche dai vari test del DNA effettuati sul corpo della vittima. La condanna sarà emanata il prossimo 30 ottobre.

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