Neve a Roma: numerose lame spazzaneve inutilizzate in un deposito a San Saba
Decine e decine di lame spazzaneve nascoste sotto la neve. Emergono così i mezzi inutilizzati che avrebbero potuto fronteggiare l’emergenza a Roma. Accusato, ancora una volta, il sindaco Alemanno: “Prima di lui c’erano tutti gli strumenti necessari”.
“ Alemanno la smetta di dire che ‘Roma non è pronta alla neve', prima di lui i mezzi c'erano. ”
Il consigliere Pd, Athos De Luca
Il deposito ‘Ama' di San Saba è un cimitero di lame spazzaneve. I mezzi che avrebbero potuto salvare
Roma dalla neve sono coperte, appunto, da metri e metri di fiocchi bianchi. Cresce, così, la polemica intorno all'operato del sindaco
Gianni Alemanno, considerato incapace di gestire l’emergenza. La ditta che avrebbe dovuto spalare la neve e cospargere l’asfalto di sale non aveva i mezzi necessari per fronteggiare l'evento, per cui il sindaco ha puntato tutto su volontari e ditte sterne. Risale al 14 dicembre scorso la decisione presa in Campidoglio: "Ama parteciperà a supporto, compatibilmente con i propri compiti istituzionali, per le opere di spazzaneve metterà a disposizione sei mezzi, tre pale meccaniche, una lama, due spandisale”. Eppure, conti non tornano, visto che a San Saba ci sono decine e decine di pale non utilizzate.
Spreco di risorse per fronteggiare l'emergenza
Constatando la presenza dei mezzi inutilizzati, viene in mente l’ordinanza per fronteggiare l’emergenza neve firmata nel 2005 dalla giunta Weltroni: “L'Ama deve fare fronte alle proprie incombenze con tutti i mezzi a disposizione e con il personale necessario, collaborando con gli organi comunali per lo sgombero della neve e per lo spargimento del sale”.
Contro il sindaco Alemanno si scaglia il consigliere del Pd Athos De Luca:
Quelle lame spazzaneve non utilizzate sono un monumento allo spreco e all'insipienza. E ciò dimostra che, per salvare la città dall'incubo neve, sarebbe stato sufficiente riuscire a organizzare quello che c'era. Anche perché affidarsi ad Ama avrebbe significato puntare su squadre organizzate, alle quali era sufficiente pagare gli straordinari. Invece si sono affidati alle ditte esterne. E a quei volontari lì. Alemanno la smetta di dire che ‘Roma non è pronta alla neve’: con lui, forse, ma prima i mezzi c'erano, c'era il sale, c'era tutto".